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Ma la rosa extralarge penalizza Reja

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L'amarezzafinale non cancella il buon lavoro estivo. Ci si aspettava l'acquisto di Santa Cruz e almeno sei-sette cessioni per alleggerire il lavoro di Reja. L'obiettivo non è stato raggiunto, il piatto piange ma solo per le ultime 24 ore quando il re «dei nove acquisti in un giorno», Claudio Lotito ha scelto la quiete di Cortina al caos dell'hotel milanese dove si svolgevano le ultime trattative di mercato. Tare ha provato a sfoltire la rosa ma è riuscito a cedere solo Cribari al Napoli (buon affare) lasciando a Formello troppi giocatori di fatto disoccupati e regolarmente a busta paga con la Lazio. Nel frattempo il presidente biancoceleste ha cercato fino all'ultimo di risolvere i problemi burocratici con il Manchester City ma è andata male e così l'attaccante tanto voluto dall'allenatore è rimasto in Inghilterra. Il bilancio rimane comunque positivo per la Lazio. Lotito ha respinto l'offerta del Tottenham per Zarate, ha rinnovato il contratto a Ledesma, confermando due punti fermi della banda di Reja. Poi la cessione eccellente di Kolarov per 18 milioni, un'affare straordinario dal punto di vista economico. Infine i colpi in entrata: Hernanes prima di tutto, talento brasiliano che fa sognare i tifosi ma anche Garrido, terzino spagnolo di buone prospettive. Non vanno dimenticati gli inserimenti di Bresciano e dell'uruguaiano Gonzalez, il riscatto di Floccari. La spesa complessiva è stato di oltre 30 milioni esclusi gli ingaggi dei calciatori, insomma Lotito ha fatto di tutto per consegnare a Reja una rosa competitiva. Ora il vero problema sono 34 giocatori da gestire senza impegni internazionali: sotto questo aspetto si poteva fare di più.

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