Lazio di qualità
Il tempo degli esperimenti è finito. Stasera al Luigi Ferraris di Genova la Lazio inaugurerà il suo campionato con l'obiettivo di «fare meglio dell'anno scorso e la consapevolezza di poter ambire almeno a una posizione tra le prime otto». Parola di mister Reja, l'uomo che nella passata stagione subentrò a Ballardini e conquistò una salvezza che a un certo punto sembrava quasi impossibile. «La classifica, da quando sono arrivato, ci ha visto al sesto posto per punti conquistati. È da lì che dobbiamo ripartire», ha puntualizzato l'allenatore. Per la prima Lazio del campionato 2010/2011 Reja ha deciso di puntare tutto sulla qualità. Bandita la prudenza e subito in campo, tutti insieme, i piedi buoni della Lazio nel collaudato 3-4-2-1. A centrocampo Ledesma e Matuzalem («li ho provati l'uno accanto all'altro e possono coesistere perfettamente»), in attacco Floccari prima punta davanti ai due trquartisti Zarate e, sopratutto, Hernanes. «Lui ha stupito tutti per la facilità d'ambientamento», ha spiegato Reja, «non so se abbia i novanta minuti nelle gambe, ma per accelerare il suo adeguamento tanto vale farlo partire dall'inizio». E sulla coesistenza con Zarate il tecnico non ha dubbi: «Hernanes è un giocatore di un'altra categoria, ha una grande intelligenza calcistica». Come dire: giocatori del genere possono convivere con chiunque. Per il resto la Lazio sarà quella che ha concluso la scorsa stagione. Difesa a tre con Biava, Dias e Radu: «La retroguardia a quattro ci avrebbe lasciato maggiori soluzioni dal centrocampo in su - ha detto Reja - ma non valeva la pena di sconvolgere le sicurezze che abbiamo trovato». Sulle ali agiranno Lichtsteiner e Del Nero, in attesa che Garrido entri in forma («diamogli tempo, non gioca una partita ufficiale da quattro mesi, non possiamo ancora giudicarlo»). Segnali importanti dalle convocazioni, con l'esclusione di Gonzalez e la scelta di portare a Genova Cavanda, che l'allenatore vuole avvicinare sempre più alla prima squadra. Di fronte ci sarà una Samp che «ha già giocato partite ufficiali e quindi è più avanti di noi nella preparazione, ma addosso ha la mazzata della qualificazione Champions sfumata al 93'». Alla Lazio, ha proseguito Reja, il compito di «arginarla e ripartire» magari cercando quella vittoria che significherebbe sfatare il tabù che non ha mai visto il tecnico goriziano conquistare i tre punti all'esordio in A. Ma, soprattutto, un successo significherebbe intraprendere nel migliore dei modi quel cammino che, nelle intenzioni del tecnico, potrebbe portare la squadra biancoceleste a essere «la sorpresa del campionato».