«Eravamo troppo carichi»
Ranierinon può essere felice per un pareggio contro il Cesena, ma prova a cogliere il lato positivo della serata all'Olimpico e giustifica un gruppo ancora troppo lontano dalla forma migliore. E la sua analisi della gara non fa una piega, la sua Roma è stata più confusionaria rispetto a quella vista la settimana scorsa contro l'Inter. «Siamo stati un po' troppo arrufoni - attacca il tecnico - non siamo riusciti a giocare la gara di San Siro con le nostre geometrie e abbiamo dato al Cesena il tempo di risalire. Ci abbiamo provato, in molte occasioni dovevamo andare dentro ma non siamo riusciti a chiudere. Ai miei comunque non posso rimproverare nulla, ci hanno provato fino all'ultimo». Colpa anche della scarsa lucidità di Menez e Vucinic assolti però da Ranieri. «Non do la croce addosso a nessuno, chiaro che loro sono due eccellenze del calcio e quando sono in giornata gira meglio per tutta la squadra. Diciamo che hanno fatto il possibile, ma possono fare molto di più. Vorrei vedere il Vucinic largo a sinistra che faceva quelle cose spettacoalri da quella parte, ma se vedo che non funziona corro ai ripari perché è una questione di equilibri». Ma il tecnico giallorosso rende merito alla voglia e alla compattezza di un Cesena arrivato a Roma con una grande voglia. «Sì, il Cesena è stato molto bene in campo, mentre noi forse eravamo troppo carichi. Avevo detto alla squarda che volevo partire con una vittoria all'esordio in casa davanti ai nostri tifosi: volevamo partire col piede giusto e chissà che non sia stato proprio questo il problema. E poi complimenti ad Antonioli: ha fatto diverse parate notevoli». Adesso per i giallorossi quindici giorni per cercare di tornare al top e non sbagliare nella seconda uscita al Sant'Elia contro il Cagliari. «Stiamo lavorando tanto ed è solo questione di digerire tutto il lavoro svolto. All'inizio non stai mai al massimo, ma ho visto un grande passo in avanti dal punto di vista fisico rispetto alla gara contro l'Inter a San Siro. Abbiamo fatto molto, ma ci è mancato il cambio di passo». Quindi ringrazia la società per l'arrivo in extremis di Burdisso. «Sì, voglio ringraziare la Sensi. Era l'unico acquisto che avevo chiesto ben sapendo delle difficoltà della società. Lui incarna quello spirito che a me piace molto: avevo bisogno di tre titolari per due posti, adesso li ho e sono più tranquillo». Su Ibra al Milan si ripete. «Con un uomo così i rossoneri annullano il gap dall'Inter e possono giocarsela alla pari». Chiusura sull'Inter tornata ad essere battibile dopo il ko in supecoppa contro l'Atletico Madrid. «Lo sapevamo già che si poteva battere, ma noi guardiano alle cose di casa nostra. Non siamo ancora soddisfatti, vogliamo migliorare e sappiamo che sarà un campionato durissimo: ma ci attrezzeremo per esserci ancora». Parola di Ranieri. Tiz. Car.