Burdisso è a un passo dalla Juve
Burdisso, abbiamo un problema. E anche grosso. Stavolta non si tratta delle solite altissime pretese dell'Inter, ma della Juventus, piombata a capofitto e con validissimi argomenti nella caccia a Nicolas. La Roma non molla, rilancia, ma a questo punto i bianconeri sono passati in vantaggioo. Riassunto della puntatona di ieri: nonostante il clima da guerra fredda tra i due presidenti, Inter e Juve, rappresentate da Branca e Marotta, si sono date appuntamento in un albergo di Milano e hanno parlato di Nicolas Burdisso che era presente all'incontro. La chiacchierata, alla fine, è stata molto costruttiva: le due parti hanno trovato un accordo a 8 milioni. La parola adesso passa al giocatore che si sarebbe già convinto ad accettare il passaggio in bianconero. La Roma, spiazzata dall'incontro milanese, ha contattato immediatamente Burdisso che ha ribadito la sua preferenza per la Capitale ma al tempo stesso ha fatto presente ai dirigenti di non poter aspettare all'infinito. Al massimo lo farà fino al weekend. Morale della favola: la Roma è costretta a pareggiare l'offerta juventina. 8 milioni, non un euro di meno, che oggi il ds Pradè proporrà ufficialmente all'Inter nell'ultimo disperato tentativo con un blitz a Milano. Rosella Sensi, con l'ok di Unicredit, ha dato l'avallo al rilancio, grazie anche ai 3 milioni di euro che la Fiorentina potrebbe versare nelle casse di Trigoria per avere subito Cerci. Ma ormai sembra tardi. «La Roma non ha offerto 8 milioni - ha spiegato il procuratore Hidalgo - ma è rimasta ferma a 5 più l'incasso di tre amichevoli. Moratti non vuole più darlo ai giallorossi. Quindi a questo punto o Nicolas va alla Juve o resta all'Inter e prolunga il contratto». Ranieri, ieri a colloquio con Montali, osserva e spera in un ribaltone. «Siamo in lotta per Burdisso - ha detto a Sky Sport 24 - ma evidentemente non ce lo vogliono dare. Inter e Juve sono un po' come i ladri di Pisa: litigano di giorno e fanno pace di notte». Le alternative all'argentino non sono tantissime: tra queste Luisao e Lugano (da verificare la scadenza della clausola rescissoria). E anche Barzagli, per il quale da Trigoria sono partite un paio di telefonate informative. Altro mercato: Doni al Benfica si può fare, sempre che la Roma sia d'accordo per un prestito gratutito (con stipendio totalmente a carico del club portoghese). «Se non si trova una soluzione - spiega l'agente del portiere Ovidio Colucci - vorrà dire che resterà a Roma e diventerà il terzo portiere più pagato al mondo... ». Se Doni dovesse andare a Lisbona, Rubinho potrebbe tornare utile a Trigoria.