Hernanes fa sognare
Il suo compito è incantare. Hernanes lo sa e cerca di calarsi subito nella parte. Entra in campo, dribbla, passa, colpisce di tacco, tira e segna su rigore. L'Olimpico si alza in piedi e l'adotta già come nuovo idolo. D'altronde, che le aspettative verso di lui fossero tantissime il brasiliano lo aveva capito appena uscito dal tunnel degli spogliatoi. Si guarda intorno, l'Olimpico si alza in piedi per applaudirlo. La cornice è discreta, sugli spalti ci saranno poco più di ottomila persone, che il 22 agosto non sono poche. La presentazione non è così hollywoodiana come anticipato. All'ultimo momento il Coni ha negato i permessi per spegnere le luci dell'Olimpico. Ma fa niente, lo spettacolo Hernanes vuole darlo col pallone tra i piedi. Prende il microfono e saluta ancora i suoi nuovi sostenitori: «Sono molto felice di essere qui, era un sogno giocare per una grande squadra come la Lazio». Il suo italiano sta a poco a poco migliorando, perlomeno dice «la» Lazio e non «il». Gli domandano qual è la prima cosa che gli hanno chiesto i tifosi: «Vincere il derby e segnare alla Roma», com'è giusto che sia. Chiude con un «Forza Lazio» e con «buon lavoro» dal sapore sinistramente «gallianiano». Poi entrano in scena i compagni, Zarate prima di tutti gli altri: quasi un messaggio della società, del tipo «Maurito, non ci siamo dimenticati di te, anche tu sei la stella della squadra». Comincia la partita. Reja decide di farlo partire dalla panchina: «Stiamo cercando di inserirlo a poco a poco - spiega l'allenatore - in fondo è con noi solo da tre giorni». «Ma ci ha fatto già vedere le sue qualità in allenemento», aggiunge. Il primo tempo dei compagni è discreto, buona partenza, poi una flessione. Lui assiste e sorride, mostra i pollici alti alle telecamere, nel gesto che i tifosi laziali sperando di vedere sempre più spesso, magari per festeggiare un gol. Al 5' del secondo tempo Reja decide di inserirlo al posto di Mauri. Il pubblico gli riserva un'ovazione. Passano alcuni secondi e gioca il suo primo pallone, un lancio che libera al cross Lichtsteiner. Reja gli chiede di galleggiare dietro le punte, i compagni lo cercano con insistenza. Il tempo di scaldarsi è diventa subito decisivo: al 26' entra in area, dribbling a rientrare, il difensore lo stende. è rigore. Si guarda attorno, i compagni gli lasciano il pallone. Va sul dischetto, piccola rincorsa, piccola finta, portiere a destra, pallone a sinistra. Il pubblico esulta, ha già trovato un nuovo idolo. Ad ogni giocata che regala sembra quasi di sentire il suono della samba. Non contento regala a Floccari l'assist del tris biancoceleste.9 La serata iniziata nel suo segno finisce come meglio non potrebbe. Ma per i laziali le buone notizie non terminano qui. La missione inglese per Santa Cruz avrebbe dato i risultati sperati. Si sarebbe trovato l'accordo sull'ingaggio e l'attaccante paraguaiano del Manchester City sarebbe a un passo dalla firma. Oggi potrebbe addirittura essere a Roma per le visite mediche. Se dovesse arrivare anche lui, con Hernanes, Zarate e Floccari si può davvero cominciare a sognare.