Trionfa l'ovvio nell'estate senza Mourinho
Anchesul piano dialettico, una volta che i milioni di Florentino Perez ci hanno sottratto lo «Special One», il solo che riuscisse a sottrarci all'ovvio e alla banalità. Saranno contenti soltanto i personaggi che prediligono l'appiattimento, attenti ai toni ipocriti e moderati perfino quando si tratta di commentare lo sfacelo prodotto negli stadi dal teppismo e dal razzismo, anche il silenzio è complice. Gli scenari dell'approccio alla nuova stagione sono sempre gli stessi, leggo che Cristiano Lucarelli definisce il suo passaggio al Napoli un sogno che si avvera, alla faccia dell'originalità. Agosto è il mese di San Lorenzo e della sua caduta di stelle, sarebbe difficile spiegare altrimenti il continuo susseguirsi di desideri appagati, almeno nelle stucchevoli frasi di facciata. Che puntualmente ritroveremo alla vigilia degli imminenti impegni internazionali, nel giorno dei sorteggi delle coppe europee e naturalmente alla vigilia del primo, incombente spezzatino che introdurrà il campionato. Che non sarà il più bello del mondo, troppo vistoso il gap relativo agli impianti e ai loro poco raccomandabili frequentatori. Ma che almeno ci risparmierà le imbarazzanti goleade che non sono patrimonio esclusivo della Prenier League, viste le sberle rifilate dal Barcellona al Siviglia nel ritorno della Supercoppa spagnola, dall'uno a tre al quattro a zero. Sarebbe stato divertente vedere la Roma impegnata nella stessa ardua rimonta all'Olimpico, ma qui non c'è prova d'appello, l'alternativa a San Siro è stata, occasionalmente, il «Nido» pechinese. Doveroso scacciare le tentazioni di malinconia, sabato si riparte con la commedia in tre atti, che l'Inter concluderà il lunedì successivo dopo l'assalto al quinto trofeo consecutivo dell'anno solare: dovrà domare, nello stadio del Principato, l'Atletico Madrid vincitore dell'Europa League. Ci sarà anche una domenica tutta alla luce dei riflettori, e prima ancora i due anticipi del sabato tra Udinese e Genoa e tra Roma e Cesena. Curiosità per verificare quali riflessi abbia prodotto su Totti e soci la serataccia milanese, la presenza all'Olimpico di una neo promossa non garantisce tappeti di velluto. Ma almeno ne sapremo di più sulle risposte ai ricorrenti equivoci di mercato, che riguardano anche la Lazio, ma soprattutto a interrogativi inquietanti. Colpacci o bidoni, la storia chiarirà in tempi brevi.