Avanti Roma
Crederci! Minimo comun denominatore per una Roma che si reca a Milano per riaprire la stagione come già molte volte successo in passato: in Supercoppa contro l'Inter che lo scorso anno ha vinto tutto e di più e vuole «chiudere il cerchio» con le ultime due competizioni. Crederci equivale a provarci per i giallorossi che non si nascondono ma sanno benissimo come l'Inter sia ancora di un altro pianeta. Ma visti i miracoli della passata stagione, è impossibile non sognare il colpaccio che consentirebbe alla Roma di spazzar via in un colpo solo gli attriti di quest'ulimo periodo in vista dell'inizio del campionato. Proprio per questo ieri mattina, prima della partenza per Milano, il presidente Rosella Sensi ha tenuto a colloquio la squadra. Una carica emotiva che dà una spinta ulteriore a una squadra già molto carica. La sfida nella sfida tra due tecnici che si sono osservati per anni da lontano (due soli precedenti, sempre in Spagna e tutti a favore di Benitez) e hanno mille motivi per voler iniziare con un successo questa nuova stagione. Per il nerazzurro l'esordio ufficiale sulla panchina dell'Inter per scacciar via le ombre, pesanti, del Mourinho più vincente di sempre. Per Ranieri che oggi disputa la sua cinquantesima partita sulla panchina giallorossa, un successo all'esordio con la sua «prima» Roma (lo scorso anno la ebbe in eredità da Spalletti a campionato avviato) vorrebbe dire essere il primo tecnico romano a vincere qualcosa. Numeri e record ai quali Totti invece è affezionato e che cercherà di ritoccare ancora: anche nelle competizioni di coppa a San Siro non è mai riuscito a segnare all'Inter. Altro tabù da sfatare e se il capitano dovesse riuscire a conquistare la Supercoppa sarebbe il romanista che ha vinto più trofei nella storia di questo club (6 esclusi quelli «personali») e forse anche per questo tiene particolarmente a questa competizione come lui stesso ha tenuto a precisare. «Mi piacerebbe vincere questa coppa - ha detto Totti appena sbarcato a Milano - soprattutto per i tifosi. È sempre bello quando così tanta gente si muove per venire in trasferta e darci sostegno». Ma il capitano ha voluto ringraziare anche Sneijder per le parole dei giorni scorsi. «Mi ha definito una leggenda e lo ringrazio. Lui è un grandissimo giocatore, quest'anno ha vinto tutto e ha fatto anche molto bene ai Mondiali. Secondo me meriterebbe il Pallone d'Oro». Ranieri come sempre abbottonatissimo sulla formazione, ma con Pizarro recuperato sarà una Roma molto simile a quella della passata stagione: rombo o 4-4-2 che sia. Così come un'Inter che Benitez ha cercato di cambiare il meno possibile. Insomma è sempre e ancora Inter-Roma.