Palermo & Juve quasi qualificate
Tre su tre. L'andata dell'ultimo turno preliminare di Europa League si chiude con un incoraggiante quanto aspettato en plein italico. Vincono Juventus, Napoli e Palermo. Lo fanno in modo diverso e non senza concedere qualcosa, forse troppo, ai modesti avversari. Ciò che conta in queste prime partite ufficiali, però, è il risultato. Bene così, quindi, per il disastrato ranking Uefa e per la malmessa reputazione del nostro calcio. Vince 2-1 la Juve, espugnando il fortino dello Sturm Graz solo all'ultimo assalto. Eppure i bianconeri partono bene, attaccando a testa bassa e trovando al 15' il meritato vantaggio dopo due reti giustamente annullate per fuorigioco a Lanzafame e Amauri: sull'angolo battuto da Diego Bonucci anticipa i difensori austriaci e batte Gratzei. Nonostante lo Sturm si dimostri squadra tecnicamente modesta, la difesa della Juve fa acqua da tutte le parti. E così prima ci prova dalla distanza Kaintz, poi Szabichs trova un pertugio tra Motta e Bonucci, che riesce a rimediare con un disperato recupero. Infine, poco dopo il 30', Kaintz-Garrincha (si fa per dire) libera in area Bukva: Storari è battuto, per fortuna della Juve il tiro finisce sul palo. Nel secondo tempo i bianconeri abbassano il baricentro e soffrono fino al 37', quando su una punizione dalla destra Schildenfeld anticipa Amauri e insacca. Allo scadere l'attaccante italo-brasiliano si fa però perdonare, segnando di testa il gol della tranquillità. Delneri ringrazia e si appresta ad accogliere il regalo Milos Krasic: l'esterno del Cska Mosca, costato 15 milioni di euro, sbarcherà oggi a Torino per le visite mediche. Vince anche il Napoli di Mazzarri contro l'Elfsborg, evidenziando però problemi simili a quelli della Juve. Gli azzurri attaccano con continuità, affondando sulla sinistra dove Dossena domina. In difesa, però, qualcosa non funziona, tant'è che al 20' Floren sfonda dalla parte di Maggio e trova al centro Avdic, che però sbaglia da due passi. Il Napoli non si lascia spaventare e si riversa in avanti. Ci provano Hamsik, Maggio, Lavezzi e Quagliarella, ma la porta svedese sembra stregata. Poi, nell'unico minuto di recupero concesso dal greco Kakos, il gol che decide la partita: Cannavaro trova in profondità Lavezzi, che parte sul filo del fuorigioco, salta con facilità Christiansen e insacca a porta vuota. Nella ripresa Mazzarri inserisce anche Cavani, ma gli errori sotto porta sono troppi e il risultato al San Paolo non cambia. Il Palermo, al contrario, non ha problemi contro il Maribor. I rosanero di Delio Rossi devono attendere solo 36' per ipotecare partita e qualificazione. Hernandez riceve in area e salta Pridigar. Il portiere sloveno può solo stenderlo: rigore ed espulsione. Maccarone trasforma. Due minuti dopo lo scatenato uruguaiano raddoppia con una sinistro dalla distanza. Al 32' della ripresa ci pensa Pastore a chiudere la festa. E le buone notizie per l'Italia non finiscono qui. A Timisoara il Manchester City fa scena muta per un'ora. Poi Roberto Mancini decide di buttare la mischia il neo acquisto Balotelli, che ricambia segnando al 72' il gol vittoria. Bene anche il Liverpool e (putroppo per il ranking) le tre tedesche, Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund e Stoccarda.