Benitez: "Vincere subito"

Adesso l'era Mourinho è davvero finita. Alla vigilia della finale di Supercoppa contro la Roma, suo debutto ufficiale sulla panchina dell'Inter, Rafa Benitez, mostra la stessa fame del suo predecessore: «voglio iniziare vincendo» sorride affabile. Ma, diversamente dal mago di Setubal, si scansa da ogni riflettore, perché se si porta a casa la Coppa «la vincono la società e i giocatori e, poi, tutti quelli che sono vicini». Poche parole, misurate e implacabili, per cancellare l'immagine guascona del portoghese e quel «Benitez non vincerà più di me», lasciato cadere a poche settimane dal primo dei trofei in palio: primo tassello di un Grande Slam che in Corso Vittorio Emanuele tutti vogliono inseguire. «Siamo contenti di disputare la gara contro la Roma - ha esordito il tecnico spagnolo - dopo il Mondiale certamente non è mai facile iniziare, ma durante l'estate abbiamo lavorato bene e siamo pronti» per inseguire nuove vittorie: a partire dalla sfida con i giallorossi. «La Roma - ha osservato Benitez - è una squadra forte, con un buon allenatore e giocatori di qualità. La chiave saranno i calciatori che hanno vinto e vogliono continuare a vincere: anzi, vogliono vincere ancora di più». E, bandito ogni nervosismo per il debutto ufficiale - «sono un po' vecchio, ho un po' di esperienza per essere nervoso» - l'allenatore nerazzurro mostra rispetto per l'avversario Ranieri, protagonista insieme a Mourinho, lo scorso anno, di battibecchi e punzecchiature, e plaude alla «fame» di successo dei suoi ragazzi lodando la loro disponibilità a «imparare cose nuove» racchiuse nel suo disegno tattico. «Eravamo più giovani di adesso quando sono andato a Firenze per vedere come si allenava - ha spiegato riferendosi al mister romano - è stata un'esperienza incredibile, sono stato molto contento e ho un buon rapporto con lui». Quanto ai suoi, ha precisato sereno, «hanno vinto tre trofei, ora ne possono vincere un altro e ce la metteranno tutta». «Per me - ha puntualizzato - quello che è importante è la prossima partita. Proviamo prima a vincere questa e poi pensiamo alle altre e agli altri titoli: la mia idea è vincere, un trofeo alla volta». Sicuro degli stimoli che muovono la sua squadra, Benitez liquida in poche battute le sirene del mercato - «è responsabilità del direttore dell'area tecnica Marco Branca, io lavoro sul campo» - e resta abbottonato sull'undici da mandare in campo domani sera contro la Roma. «La formazione ce l'ho in testa, vedremo dopo l'allenamento. Zanetti sta bene» e potrebbe essere schierato, fin da subito, sul terreno di gioco. L'unico dubbio per l'allenatore madrileno, d'altronde, dovrebbe proprio essere il capitano argentino, vittima di un infortunio nell'amichevole con il Panathinaikos. Recuperato Zanetti, Benitez dovrebbe disegnare un'Inter disposta con il 4-2-3-1: Julio Cesar in porta, Maicon e Chivu esterni, Lucio e Samuel al centro della difesa, Zanetti-Cambiasso diga di centrocampo e il trio Pandev-Sneijder-Etòo dietro il principe Milito.