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La Lottomatica riparte da Boniciolli

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Sitratta di un raduno a ranghi ridotti con tanti giovani del vivaio accanto a capitano Tonolli e pochi altri vista l'assenza dei nazionali italiani, di Traore impegnato con la Francia, di Washington (in permesso negli Usa) e con le caselle di guardia ed ala piccola da riempire. Per questi ruoli Boniciolli è chiaro. «Serviranno giocatori di qualità in grado di fare canestro. Stiamo costruendo una squadra più equilibrata rispetto a quello dello scorso anno». Già in campo a sudare con il gruppo Josh Heytvelt. Per lui una breve apparizione lo scorso anno nei playoff contro Caserta, poi la conferma, dopo l'addio di Hutson, fortissimamente voluta da Tanjevic e Boniciolli. «Sono molto contento di essere ancora qui - le parole del lungo Usa che potrebbe presto ottenere un prezioso passaporto olandese - e spero di poter dimostrare il mio valore». Poi una precisazione sulle sue caratteristiche. «Posso giocare dentro l'area ma credo che le mie qualità possano essere esaltate in ala forte, sfruttando il tiro frontale». Sulle novità regolamentari (allontanamento della linea da 3 punti e area dei 3 secondi che si amplierà divenendo rettangolare) si esprime Boniciolli. «Ci saranno dei cambiamenti tattici. I lunghi avranno bisogno di qualche palleggio in più e si dilateranno gli spazi per gli esterni». Il coach risponde poi a chi gli chiede degli obiettivi. «Quando uno allena lo fa per vincere. Se fossimo in una piccola piazza direi che la salvezza varrebbe uno scudetto. Ma noi siamo a Roma e allora dico puntare al livello più alto possibile. Anche se sarà difficile sia in campionato, con almeno 12 squadre che si giocheranno l'accesso ai playoff, che in Eurolega dove siamo in un girone di ferro». C'è poi spazio per le prime parole virtussine del romano Andrea Iannilli. «Quando Boniciolli mi ha chiamato non ci credevo, Parto da sparring partner ma proverò a giocarmi le mie possibilità. È l'occasione della mia vita». Si chiude con le parole dei tifosi che sono chiari a proposito di voci che vorrebbero qualcuno in società impegnato a liberarsi del contratto di Tonolli. «Non ci pensassero proprio - dice Massimo Pantanella dei Warriors - per quello che Alessandro rappresenta come giocatore e come uomo. Fa parte della nostra storia e nessuno deve provare a toccarcelo».

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