Roma balla il sirtaki
La mattanza finale arriva dopo cinquanta minuti più che discreti. L'Olympiacos fa il tiro a segno, la Roma il bersaglio e finisce malissimo. Un 5-1 per i greci che cancella di colpo tutte le cose buone intraviste nel primo tempo e nei primissimi minuti della ripresa. La Supercoppa in arrivo e il ritorno dei nazionali fanno partorire a Ranieri l'idea di un vecchio e caro 4-2-3-1 dall'inizio. Avvio pirotecnico: botta e risposta in 11'. Parte l'Olympiacos, a bersaglio al 5' con un tiraccio di Ibagaza deviato da Taddei, finisce la Roma, in rete con Menez (splendidamente imbeccato da Totti). Rispetto a Grosseto, la musica è migliore. La Roma corre e si muove discretamente, reggendo i ritmi tutt'altro che da calcio d'agosto dell'Olympiacos. Ritmi e anche impeto, come dimostrato da un bisticcio tra Menez e Dudu prima dell'intervallo, non proprio da amichevole. La differenza, a inizio ripresa, la fanno i centimetri: Cassetti e Adriano si fermano alla traversa, Dudu e Mitroglou si divertono a impallinare Doni (subentrato a Lobont) e le belle statuine della difesa giallorossa (Loria in primis). La partita, praticamente, finisce qui: le bordate di Feftazidis (deviazione di Andreolli) e Soiledis servono solo a gettare altra benzina nel fuoco acceso dall'Olympiacos e a ustionare ulteriormente una Roma allo sbaraglio. Cinque gol sul groppone e una mezza rissa nel finale con Loria e Mitroglou protagonisti: il finale dell'intenso tour di amichevoli dell'estate giallorossa è completamente da dimenticare. Meglio se in fretta: la Supercoppa è tra una settimana. Mercato: David Sullivan, il presidente del West Ham, ha ammesso che "Behrami vuole andare via e si vuole misurare con un club che gioca la Champions". La Roma, appunto. Che però deve ancora reperire quei 5 milioni che farebbero tutti felici ad Upton Park. Soldi che, in teoria e si spera ancora in pratica, dovrebbero arrivare da Baptista. Giovedì cena ad Atene tra Montali, il proprietario dell'Olympiacos Marinakis e il direttore tecnico Kovacevic (l'ex attaccante di Juve e Lazio) per parlare del brasiliano. Il club del Pireo potrebbe rifarsi vivo, ma Baptista difficilmente cambierebbe idea. Nicolas Burdisso ha sfruttato i tre giorni di riposo concessi da Benitez per venire a Roma a trovare moglie, figli, papà e il fratello Guillermo. Loro non si mossi e non si muoveranno dalla Capitale, lui spera di raggiungerli in pianta stabile tra qualche giorno. Faty ha rifiutato il Larissa, Andreolli dovrebbe sistemarsi al Chievo e portare circa un milione in cassa. Gobbi è sempre più a portata di mano: la Roma deve solo decidere se e quando chiudere.