Il bis di Pizzetti
Dopoil terzo posto nei 1.500 sl l'azzurro si ripete negli 800, stessa grande gara e stesso metallo conquistato. I rivali di Samuel, Joensen, Rouault, Kis e lo stesso Colbertaldo, sono quelli dei 1.500, a variare, invece, sono le strategie di gara. Joensen spara tutto nel 200 iniziale e poi sparisce, Rouault guadagna la testa e poi controlla gli attacchi di Kubush, Pizzetti gioca a nascondino ma quando di metri ne mancano 200 mette la quinta. Mentre lo scontro franco-tedesco si risolve in favore del transalpino, l'azzurro regola Kis nell'ultimo 50 e chiude terzo, con un pizzico di rammarico nel dopo gara: «È un ottimo bronzo, ho fatto di testa mia e mi sono tenuto molto all'inizio. A vedere i distacchi dai primi forse potevo anche fare di più». Non vale una medaglia ma solo l'ingresso in finale eppure il 200 sl vinto da Federica Pellegrini è uno spettacolo per tutti, un po' come le sue dichiarazioni a fine gara: «Mi dico sempre di non forzare, di riposare un po' e controllare la gara ma poi dopo il primo 50 parto e diventa difficile fermarsi. I 200 sl mi divertono troppo». E questa volta si è fermata in tempo, il suo 1'56”53 è record dei campionati. Infinita. Poi è la volta dei 100 sl con il ritorno in Ungheria di un re senza trono. Filippo Magnini qui a Budapest era stato incoronato e al cospetto dei colossi francesi Bernard-Meynard e del russo Lagunov, sfodera una prestazione di alto livello (48”6) che lo porta ai piedi del podio e a soli 18 centesimi dall'oro di Bernard. Competitivo. Le finali di oggi. Nei 200 dorso ci sarà Ranfagni e non Lestingi, la Gemo ci rappresenterà nei 50 dorso e farà lo stesso Scozzoli nei 50 rana. L'appuntamento da sottolineare col pennarello rosso è la finale di Federica Pellegrini, i 200 sl. Poi è la volta dei tuffi. Aspettando l'apparizione prevista per oggi della divina Cagnotto, il trampolino dei 3 metri si pone al servizio di Michele Benedetti e Tommaso Marconi, protagonisti della finale maschile. I cugini d'Italia sbagliano troppo, alla fine della seconda rotazione sono già troppo lontani dalla zona medaglia e non possono opporsi ai super coefficienti di russi ed ucraini. Hausding vince l'oro, Zakharov argento, Kuznetsov bronzo. Michele chiude decimo, Tommaso dodicesimo. Poi le donne dai 10 metri. Sulla piattaforma dell'Alfred Hajos si raddoppiano le azzurre in gara ma restano al palo le soddisfazioni, ferme all'argento splendente della Batki. Valentina Marocchi e Brenda Spaziani tengono il bronzo nel mirino fino a due tuffi dal termine, poi rovinano al settimo posto. Oro Germania, argento Ucraina, bronzo Gran Bretagna.