Volo d'oro
Tania Cagnotto è un tuffo al cuore, è un battito anomalo e irregolare, è un'emozione lunga cinque salti che porta lì dove solo i campioni sanno stare, sul gradino più alto del podio. Alla prima gara dei tuffi valevole per la 30esima edizione dei Campionati Europei di Budapest, l'atleta bolzanina fa semplicemente quello che tutti si aspettano che faccia: vincere. L'oro di Tania è il sesto della sua carriera in ambito continentale, decimo alloro contando anche 3 argenti e 1 bronzo. La cronaca della sua gara è il racconto di un primato mai in discussione, prima sin dal primo salto con la russa Podznyakova e l'intramontabile Lindberg ad arrancare dietro all'azzurra. I suoi 299.70 punti finali sono la sua seconda miglior prestazione di sempre. Tania ci regala la nona medaglia di questi campionati saltando dal trampolino che non le è propriamente amico, quello da 1 metro. Lei dai 3 metri si sente a casa e sabato proverà a mettere un altro oro nel suo palmares tentando poi di concludere la sua avventura europea imponendosi anche in coppia con la Dallapé nel sincro. L'altra azzurra in gara, Maria Marconi, chiude ai piedi del podio compromettendo la sua prestazione con pochi errori ma decisivi. Dopo le emozioni dei tuffi si passa al nuoto, con gli italiani ancora non pervenuti in attesa dell'esordio odierno di Federica Pellegrini. Mentre Munoz e la Alshammar dominano lo sprint a farfalla e il francese Lacourt è il primo atleta a battere un record europeo senza costumone (100 dorso), le attese sono tutte per Fabio Scozzoli, unico azzurro presente nelle finali del pomeriggio. I suoi 100 rana, al cospetto dei migliori interpreti del continente, per ambire ad una medaglia dovrebbero avere i contorni dell'impresa. Ed impresa è stata perché Scozzoli, escluso dalla spedizione mondiale di Roma, si prende un bronzo magico lasciando ai piedi del podio l'eroe di casa Guyrta. «Questa medaglia è bellissima - racconta Fabio a fine gara - ho sistemato qualcosa rispetto a ieri, ho messo un costume di una taglia più grande e ho pensato che se avessi battuto il tempo di Fioravanti realizzato col costumino ce l'avrei fatta. Questa è la mia gara ed è andata bene». Oggi sarà la volta di Federica Pellegrini, i suoi 800 sl non varranno ancora una medaglia ma serviranno ad accedere alla finale di domani. Non sarà la sua distanza ma lei vuole vincere sempre.