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E' subito Italia

Valerio Cleri

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Subito Italia. Subito un romano. Si apre con l'argento di Valerio Cleri nella 10 km in acque libere il cammino della spedizione azzurra nella giornata di apertura dei Campionati Europei di nuoto a Budapest. A 150 km dalla capitale ungherese è il nuoto di fondo ad aprire il sipario sulla 30esima edizione della rassegna continentale e lo fa proponendo agli appassionati un duello sempre più usuale e mai così incerto: il tedesco Thomas Lurz contro Cleri. Lurz non può essere un avversario qualunque, anzi, la sua fama lo precede: oltre a vantare 9 titoli mondiali e ben 20 medaglie internazionali conquistate, il tedesco è stato recentemente nominato miglior atleta del secolo del nuoto in acque libere. Il romano di Palestrina non si fa impressionare e si presenta sul blocco di partenza calamitando gli sguardi di tutti gli avversari, è lui il campione del mondo della distanza e bisogna tornare indietro di sole due settimane per ricordarsi di quell'oro conquistato nelle acque gelide del lago St. Jean. Tutti sanno quanto è forte Valerio, quali siano le sue capacità mentali e quanto sia costante e senza cedimenti il suo ritmo.   La gara si presenta più dura del previsto perché l'acqua, calda e torbida, frena l'azione dell'azzurro che non può far altro che galleggiare nelle posizioni di testa senza dare la sensazione di poter agganciare i primi. Questo fino ai tre quarti di gara, momento della svolta. «È stata dura - racconta l'azzurro, partito col numero 10 - dopo 6.000 metri regolari abbiamo cominciato a sentire la fatica e a tirare, e allo strappo di Gianniotis è seguita una rapida selezione. Sono molto contento della mia prestazione: non era semplice recuperare energie atletiche e mentali dopo i Mondiali di due settimane fa e ottimizzarle in un nuovo contesto». Settimo ai 7.500 metri, Cleri sfrutta l'allungo del greco Spyridon Gianniotis che sfalda il gruppo ed estromette dalla corsa il britannico David Davies, in testa sin dall'inizio. Con un'azione perentoria e determinata l'italiano taglia l'ultima boa, riesce a recuperare 3-4 metri agli atleti che lo precedono e raggiunge i piedi di Lurz. Negli ultimi 600 metri Valerio, col coraggio e la tenacia che sono il suo marchio di fabbrica, prova a superare invano il tedesco, abile a chiudere ogni corridoio, e tocca in 1h54'24". «Complimenti a Lurz, questa volta ha vinto lui, ma non è più come una volta. Aveva i 25 chilometri iridati in meno nelle braccia rispetto a me. Ormai mi teme, tutti hanno imparato a conoscermi, me ne accorgo dagli sguardi, in acqua e fuori, da come gestiscono la gara in base al mio ritmo». La medaglia d'oro non è arrivata ma visto il periodo intenso e gli appuntamenti importanti e ravvicinati, questo è un argento pesante. «Qui con me ci sono mia madre e mio fratello, volevo regalare loro una grande gioia». Da Roma Cleri ha raccolto una valanga di complimenti. La Lazio, sua squadra del cuore, glieli ha fatti attraverso il sito internet. Poi politici vari, tra cui il presidente della Provincia Nicola Zingaretti che lo ha definito «esemplare». Le aspettative restano intatte per la 25 km prevista per domenica, ancora Cleri contro Lurz, ancora in palio la medaglia d'oro.

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