Fulmini azzurri
BARCELLONA - L’Italia si riscopre veloce nell’ultima giornata della XX edizione dei Campionati Europei con il quartetto composto da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci che ha conquistato l’argento stabilendo con 38"17 il nuovo primato italiano della staffetta 4x100 (cancellato il vecchio record di ben 27 anni detenuto con 38"37 dai grandi Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea, argento alla prima edizione dei Mondiali di Helsinki 1983). L'oro è andato alla Francia di Lemaitre (38"11), al terzo metallo prezioso della rassegna continentale mentre la Germania è salita sul gradino più basso del podio ma quello che più ha impressionato è che quel testimone tricolore ha viaggiato davvero in maniera fluida, come se fossimo davanti ad un'arte circense. «Ci siamo caricati l'un l'altro – le parole di Donati, vera mascotte del gruppo - Adesso non ci accontentiamo e vogliamo essere tra i primi al mondo». Solo quinto nel lungo Andrew Howe che la chiuso la sua serie con un miglior salto a 8.12, troppo poco rispetto allo stellate tedesco Reif, atterrato a 8.47, nuovo primato dei campionati e migliore prestazione mondiale stagionale. Il podio (argento al francese Gomis con 8.24 e bronzo al britannico Tomlinson con 8.23) era alla portata dell'azzurro, ma il talento reatino ha patito l'abitudine alle grandi competizioni dopo la lunga pausa dovuta all'infortunio ed alla relativa riabilitazione. Sempre Brava Elena Romagnolo, sesta con il primato stagionale di 15'14"40 nei 5000 vinti dalla turca Bekele (14'52"20) mentre non è bastato il record italiano alle ragazze della 4x400 per salire sul podio, ma Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot con il loro quarto posto in 3'25"71 tornano a casa con un risultato tecnico di spessore internazionale. Ottavo il quartetto del miglio maschile con Vistalli, Galletti, Licciardello e Barberi (3'04"20). Nella staffetta 4x100 femminile l'oro è andato alle ucraine, autrici della miglior prestazione mondiale stagionale in 42"29, davanti alla Francia e al quartetto polacco. Solita gara stellare nel salto in alto femminile che ha incoronato la croata Vlasic (2.03) sulla svedese Green e la tedesca Friedrich (entrambe a 2.01). Doppietta francese nei 3.000 siepi dove Mekhissi Benabbad si è imposto con il record dei campionati di 8'07"87. La maratona italiana torna invece a casa con il quarto posto di Ruggero Pertile il settimo di Migidio Bourifa, l'11esimo di Ottavio Andriani e nonostante il ritiro di Stefano Baldini rimedia un bronzo a squadre dietro Spagna e Russia nella gara vinta dallo svizzero Viktor Rothlin (2h15'31") quattro anni dopo l'argento di Goteborg, quando fu secondo proprio dietro Baldini. «Mentalmente ero determinato – ha detto il campione olimpico di Atene 2004 - ma a livello muscolare, a 39 anni e dopo tante battaglie, non ne avevo più. Sì, è la mia ultima maratona a questi livelli. Finisco qui, anche se avrei preferito in un'altra maniera. Vero è che il resto della mia carriera non me lo toglie nessuno».