Campioni d'Europa
L'Italia del batti e corri torna sul trono europeo dopo 13 anni, battendo 8-4 l'Olanda nella finale di Stoccarda. La squadra di Mazzieri ha disputato una gara senza sbavature, respingendo la rimonta avversaria nel penultimo inning (da 5-1 a 5-4) con una condotta esemplare di gioco. L'inizio del match sembra in salita per gli azzurri, che subiscono in apertura il fuoricampo di Kingsale e devono fronteggiare una situazione di basi cariche e solo un eliminato. Uscita senza ulteriori danni, l'Italia mette subito la freccia grazie a un doppio di Mazzanti e a una volata di sacrificio di Angrisano per il 3-1. Cicatello e Markwell controllano poi la situazione fino al 6° inning, quando il primo rilievo olandese sul monte di lancio Boyd incassa i fuoricampo dello stesso Mazzanti (3 punti battuti a casa) e di Gizzi, che fanno volare gli azzurri sul 5-1. Nel penultimo inning il calo di Cicatello viene punito con due singoli di Legito e de Jong. Con corridori agli angoli Pezzullo non riesce a fermare Engelhardt che firma il 5-2. Una palla mancata di Angrisano e un doppio di Kemp su Grifantini, quarto lanciatore schierato da Mazzieri, portano gli olandesi al 5-4. Al cambio campo l'Italia mette in crisi Asjes che, cercando un'improbabile eliminazione in terza sulla battuta di sacrificio di Angrisano, riempie le basi. Gli azzurri così possono riprendere il largo senza battere una pallina: una base per ball, un colpito e un lancio pazzo ristabiliscono infatti le distanze (8-4). L'ultimo attacco olandese si spegne sulle eliminazioni di Kingsale, Rombley e Legito. Sul diamante di Stoccarda è festa azzurra, a cominciare dall'interno del Nettuno Beppe Mazzanti, MVP del match e miglior fuoricampista del torneo. «Da 1 a 100 sono contento 3000 – afferma a caldo – perché era un titolo che all'Italia mancava da troppi anni». Una squadra partita con le motivazioni giuste sin dalla preparazione. «Giocando così non potevamo che arrivare alla finale con l'Olanda. Oggi siamo stati bravi. Anche quando loro sono tornati in partita non abbiamo mollato un centimetro e abbiamo vinto con merito».