Reja: "Serve chiarezza su Ledesma"

Reja ne ha per tutti a fine ritiro. Dopo tre settimane di preparazione ad Auronzo di Cadore torna a Roma una Lazio ancora incompleta. Certo, molto è stato fatto ma si aspetta l'ufficialità dell'acquisto di Hernanes. Reja chiede chiarezza sul caso Ledesma, coccola Zarate e i nuovi, mette la Lazio tra le prime otto in attesa dei rinforzi. Sul regista spera in nuovo incontro tra società e l'argentino per avvicinare le parti a un rinnovo che conviene a tutti: «Non ha mai saltato cinque minuti di allenamento - spiega il tecnico - lo trovo particolarmente concentrato. Ora però bisogna risolvere le cose: non si può protrarre troppo a lungo questa situazione. Se non si dovesse risolvere questo aspetto dovremmo trovare un altro calciatore dalle stesse caratteristiche. Non so se lo terrei in scadenza di contratto, poi c'è il rischio che a gennaio cerchi altre soluzioni. Credo che la società gli abbia già dimostrato stima e riconoscenza, offrendogli 5 anni di contratto: mi auguro che si possa trovare un'intesa. Lui lo conoscete, quando si impunta è un testardo, non è uno che molla facilmente. Ripeto, a me situazioni come quelle dell'anno scorso non mi stanno bene. Gli ho chiesto di metterci un po' di buona volontà, se ha voglia di restare a Roma deve anche prendere in considerazione il contratto che è stato proposto». Chiuso il capitolo Ledesma si apre quello relativo a Zarate, l'altro argentino che va recuperato a tutti i costi. Reja spiega: «Ha entusiasmo, sorride sempre, non l'ho visto mai cupo come lo scorso anno. Se lui riuscisse a capire che quando c'è da dare la palla va data e quando c'è da andare nello spazio si deve andare, diventa un acquisto in più, uno di quelli che può fare la differenza. Sta migliorando, già dalla prima settimana gli ho chiesto di tirare da qualsiasi posizione, anche fuori dall'area. Lui ha un tiro straordinario e preciso, anche sui 20-25 metri, occorre che ritorni a farlo come il primo anno». Il bilancio del ritiro è positivo: «Il gruppo ha sempre lavorato con determinazione - dice il tecnico biancoceleste - anche se siamo molto imballati. Alla ripresa a Fiuggi molleremo un po', in maniera di essere già in ottima condizione all'inizio del campionato, anche perché la Sampdoria sarà già ben preparata». Punta sempre sul 3-5-2, almeno inizialmente ma anche sul rilancio di Matuzalem che sta provando spesso nel ruolo di regista basso: «Lui storce il naso quando gli si chiede di fare la mezz'ala, si sente un playmaker o il centrale sinistro di un centrocampo a due centrali. Sta lavorando molto bene, secondo me se continua così nel giro di un mese lo avremo in buone condizioni, sperando che non arrivi qualche problema fisico. Inoltre questo modulo non può prescindere da Floccari che ci dà profondità: l'attacco va rivisto». Apre anche il capitolo mercato: «Garrido è un giocatore molto dotato dal punto di vista tecnico, anche se non è robusto come Kolarov. Ha cambio di passo, sa giocare la palla in fase offensiva, ed è un giocatore di ottime qualità: era uno dei nostri obiettivi. La conferma di Zauri? Ha un contratto di altri tre anni e rientra nei nostri programmi. La rosa troppo lunga? Mi piacerebbe che qualcun altro andasse a trovare altri lidi per esprimere i propri valori a cominciare dai giovani». Infine gli obiettivi: «La Lazio deve stazionare dall'ottavo posto in avanti sperando di poter tornare in Europa».