Vecchio amore
Se Maometto non va alla montagna... Giusto dieci mesi fa, nel giorno in cui la Sensi presentava il progetto (poi sparito nel nulla) sullo stadio romanista, Florentino Perez rivelava il suo amore per Totti. «Ho speso tantissimi soldi nella mia vita - raccontava lo spagnolo - per costruire una squadra potente come il Real Madrid, ma il mio desiderio irrealizzato è avere con me il capitano della Roma. È stato impossibile». Ci ha provato in tutti i modi: ogni anno a Natale recapitava a casa Totti una maglia con il numero 10 del Real. Adesso, se i suoi contatti preliminari con Rothschild avranno un seguito, Perez può prendersi tutta la Roma. Capitano incluso. I rapporti tra Florentino e il club della Capitale vanno avanti da anni. Con la famiglia Sensi è un nato un rapporto speciale che si è tramutato in una serie di affari e trattative. Nel calcio e non solo. Durante una precedente fase di ristrutturazione di Italpetroli, la società di costruzioni spagnola Acs, di cui Perez è presidente e maggiore azionista, provò ad acquistare alcuni asset del gruppo. Non se ne fece nulla, mentre nel calcio più di un affare con i Sensi è andato in porto. Il primo nell'estate 2004: il Real «aggiustò» il bilancio disastrato della Roma nel post-Batistuta versando 25 milioni nelle casse di Trigoria per Samuel. Il presidente dei «galacticos» provò a prendere anche Emerson, ma il brasiliano si era già promesso alla Juventus. A gennaio 2006, un mese prima di lasciare la presidenza dei «blancos», Perez fece un altro favore alla Roma: pagò sei milioni di euro Cassano che si poteva prendere gratis nell'estate successiva. La collaborazione tra i due club è andata avanti anche durante la presidenza di Calderon a Madrid con i trasferimenti Cicinho e Baptista. Tornato Perez, la Sensi ha bussato di nuovo alla porta del Real, ottenendo la promessa del prestito di Van Nistelrooy. Fu l'olandese a rifiutare. Florentino provò a regalare ai giallorossi anche l'attaccante spagnolo Negredo e a prendere De Rossi, che prima del Mondiale sudafricano ha aperto le porte al Real, ricevendo il ringraziamento di Perez: «È un onore per tutti i madridisti che un giocatore del calibro di De Rossi dica queste cose». Ora sono «capitan futuro» e Totti ad attenderlo nella Capitale. E Rosella Sensi: con Florentino avrebbe qualche chance di restare nella Roma con un ruolo da manager. Perez o non, una cosa appare chiara: l'interesse per il club arriva soprattutto da investitori esteri. Ma le trattative entreranno nel vivo non prima di settembre.