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Howe prova a saltare nell'oro

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Hasuperato velocemente i postumi dell'infortunio subito ad un tendine d'Achille e dell'operazione effettuata in Finlandia, il primo settembre scorso, per mano di Sakari Orawa. La disinvoltura con cui Andrew Howe ha archiviato venerdì pomeriggio la pratica della qualificazione, realizzando 8.15 al primo tentativo, è stata tale da riproporre inalterate le possibilità del lunghista reatino in vista di una finale che stasera, alle 20.10, in un'ora dedicata al pasto, rappresenta uno dei piatti forti dell'ultima giornata dei campionati europei. Andrew Howe è in Italia dall'età di cinque anni, dopo la nascita avvenuta a Los Angeles e dopo il divorzio della madre, Renée Felton, ostacolista di buon livello, da un ex calciatore di origini tedesche. Al divorzio seguirono le seconde nozze di Renée con un italiano, il trasferimento a Rieti, e una nuova separazione dell'irrequieta genitrice. Dotato di un immenso patrimonio genetico, di una carica umana e di un'esuberanza che fanno dell'atleta uno dei personaggi più riconoscibili nel panorama dello sport italiano, fruendo di un ambiente che è da decenni uno dei centri vitali dell'atletica italiana, nel capoluogo sabino Howe ha costruito le basi per un'invidiabile carriera. A venticinque anni, inserito da tempo tra i ranghi della struttura sportiva dell'Aeronautica militare, allenato dalla madre, con le sue affermazioni l'atleta ha un curriculum lungo come la pagina dell'elenco telefonico. Sintetizziamo. Diciannovenne, vinse a Grosseto i titoli mondiali giovanili nel lungo e nei 200. Nel 2006 si classificò al terzo posto ai Mondiali indoor di Mosca, archiviando la stagione con la conquista del titolo europeo a Göteborg. L'anno successivo, ancora primo nella rassegna continentale indoor di Birmingham, fu eccezionale protagonista ai campionati mondiali di Osaka: con metri 8.47, Howe realizzò il nuovo primato italiano, cedendo il massimo gradino del podio al panamense Irwing Saladino, autore, all'ultimo salto, di un magistrale 8.57. Stasera, ogni risultato è possibile. Ci limitiamo a riproporre le misure di qualificazione realizzate da quattro degli antagonisti dell'azzurro: Caceres, spagnolo, 8.27, Reif, tedesco, 8.27, Tomlinson, britannico, 8.20, Tsatoumas, greco, 8.17.

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