Alonso insegue
BUDAPEST Una seconda fila tutta «Rossa» dietro alle incredibili Red Bull padrone finora del week-end della Formula 1 di scena a Budapest. La scuderia austriaca ha allungato, viaggia decisamente più forte di tutti gli altri team e si candida seriamente alla vittoria nel Gp d'Ungheria, dodicesima prova del mondiale. A partire in pole position sara' Sebastian Vettel che, con un giro stratosferico in 1'18"773, ha sbaragliato non solo la concorrenza ma anche il suo compagno di squadra, l'australiano Mark Webber, che ha girato in 1'19"184. Che le cose in casa Red Bull andavano piuttosto bene lo si era intuito già dalle prove libere, ma se proprio vogliamo dirla tutta, la notte tra il venerdì e il sabato ha portato buoni consigli e ulteriori miglioramenti. Solo nella Q2 e con le gomme morbide, il tedesco ha accusato un calo, ma per il resto sono state qualifiche pulitissime. Webber, invece, non è stato all'altezza del compagno e ha portato a termine un giro non del tutto pulito. Insomma Webber ha sicuramente perso la sfida in famiglia, ma ha vinto quella con tutti gli altri. Ferrari compresa, perché Fernando Alonso si è dovuto accontentare del terzo posto che vale la seconda fila sulla griglia di partenza. A sorprendere gli uomini di Maranello, che oggi vedranno scattare lo spagnolo di fronte a Felipe Massa, non è tanto rivedere Vettel e Webber più veloci di tutti, ma dover accusare distacchi così pesanti. Il tutto dopo l'inversione di tendenza vista a Hockenheim contrassegnata dalla doppietta della Rossa. «Siamo soddisfatti del risultato perché rappresenta il massimo che potessimo ottenere da queste qualifiche - ha ammesso il team principal Stefano Domenicali - ma, certo, il distacco rispetto ai primi è molto rilevante ed è incredibile vedere come in una settimana il quadro sia radicalmente cambiato». Una Red Bull così forte non se l'aspettavano forse neanche i suoi stessi piloti. Di sicuro Lewis Hamilton che partirà con la sua McLaren in terza fila. «Le Red Bull - dice l'inglese - sono impossibili da battere, sono 1,7 secondi avanti a noi. Io e Jenson (Button, ndr) non possiamo far altro che vedere il camera car e ci viene da sorridere». Parole che sembrano alimentare le discussioni nel paddock sulla nuova ala anteriore montata dalla scuderia austriaca e definita «flessibile», quindi non conforme al regolamento.