Lampi di Menez
Il ritiro estivo della Roma si è chiuso con la vittoria per 2-1 di Bolzano contro gli arabi dell'Al Sadd nella «Sud-Tirol Cup». Le reti sono state di Menez, la vera nota positiva delle due settimane passate in Val Pusteria, Okaka (altro giocatore in crescita) e Leandro. Quelle negative sono i troppi svarioni della difesa, che anche ieri hanno prima costretto Cassetti al salvataggio a porta vuota sullo 0-0 e poi Julio Sergio alla paratona sull'1-0, mentre dal terzo è nato il 2-1 di Leandro. Tre buchi centrali già visti in passato che lasciano pensare. Poi c'è stato l'infortunio di Pizarro, che non è riuscito a svolgere la preparazione come i compagni. È il faro della squadra, speriamo che la Roma non ne risenta nel corso della stagione. Tra i tanti giovani aggregati Ranieri sembra puntare su Rosi, ma anche su Okaka. Altri come Faty e Cerci (che nel pre-partita ha parlato a lungo a bordo campo col mister del Bari Ventura, già suo allenatore a Pisa) dovrebbero partire. Ieri Adriano è stato tenuto a riposo per affaticamento muscolare. Il tridente è stato l'altro leit-motiv del ritiro. Se Totti e Vucinic se la intendono alla grande, Adriano è parso spaesato come esterno destro, un ruolo che lo allontana troppo dal centro, dove ha sempre giocato. L'impressione è che difficilmente li vedremo tutti e tre insieme in gare che contano. Intanto ieri Okaka ha fatto l'Adriano in coppia con Totti, con Menez suggeritore partendo dalla fascia destra. L'esperimento non è dispiaciuto soprattutto per la buona vena del francese e ha portato due gol. Molto hanno fatto discutere anche i metodi di Ranieri, da qualcuno accusato di aver fatto usare troppo il pallone in ritiro ricorrendo poco al fondo. «Noi cerchiamo di far correre i nostri come giocatori di calcio», ha sempre risposto lui. E a fine gara ha chiosato: «È stato un buon allenamento e un buon test per i miei, che stanno pagando i carichi di lavoro sopportati in questi giorni. L'Al Sadd stava meglio di noi. Il bilancio del ritiro, comunque, è positivo. Ora andremo a Parigi dove troveremo squadre più forti di quelle affrontate finora e che ci faranno soffrire. Avanti così».