In sella per la vita
Maggio 1990 a Piazza di Siena, nella tribuna dei concorrenti, siede un uomo massiccio, baffi brizzolati, accento romagnolo. E' Vincenzo Muccioli, 56 anni da Rimini, anzi da San Patrignano, terreni in collina che guardano l'Adriatico, acquistati negli Anni Sessanta per allevarci cani di razza ma che ora «producono» cavalli. Uno l'ha portato a Roma, Avenir. Nel box lo accudiscono un paio di ragazzi che lavorano sodo e tengono tutto in un ordine scrupoloso. Il loro baio è il più curato del centinaio di saltatori che partecipano al tradizionale Concorso di Villa Borghese. Accanto a Muccioli ci sono il cavaliere professionista Carlos Lopez e Juan Carlos Garcia, ventiduenne colombiano che Vincenzo ha fatto venire a San Patrignano dalla Francia per montargli i cavalli. Lopez e Avenir quell'anno a Piazza di Siena arriveranno sesti nel Gran Premio Roma (vinto da Jappeloup, in sella il francese Durand), Garcia è ora l'unico azzurro ad aver centrato nello stesso anno (2009) l'argento europeo nel salto ostacoli e completo. E domani sarà in gara nel 14° CSI di San Patrignano e Challenge Vincenzo Muccioli, che nel 2006 è stato definito il miglior concorso al mondo di salto ostacoli all'aperto, i cui artefici sono i ragazzi della Comunità di recupero dalla tossicodipendenza e dall'emarginazione fondata nel 1978. «L'intuizione di mio padre fu capire che i cavalli possono essere un grande aiuto per un tossicodipendente. Sono sensibili alle emozioni dell'uomo, ai suoi sentimenti» spiega Andrea Muccioli, successore di Vincenzo scomparso nel 1995. «Per un tossico è una rivoluzione, non misura più il mondo con le proprie esigenze, ma con quelle di un altro essere. I cavalli aprono un varco nella sua solitudine. Nella nostra scuderia si acquisisce un'avanzata professionalità legata ai cavalli. Tanti maniscalchi, groom, tecnici, veterinari dei centri ippici vengono da San Patrignano». Tra il 1993 e il 1998 i cavalli di «Sanpa» saliranno sul podio di Piazza di Siena cinque volte, sotto la sella di cavalieri celebri come il tedesco Franke Sloothaak, il francese Michel Robert, l'italiano Emilio Puricelli. Ma anche in Olimpiadi, Mondiali, Europei e Giochi del Mediterraneo. Su tutti due soggetti, ancora oggi nei box della Comunità e venerati dai ragazzi: Weihaiwej, cavalla dagli occhi azzurri doppia campionessa mondiale 1994 in Olanda con Sloothaak, e Nadir, candido maschio nato a San Patrignano che nel 2005 sfiorò il podio (con Jerry Smit) nei favolosi Campionati d'Europa che la Comunità organizzò sul «prato» di casa, un perfetto rettangolo erboso voluto da Vincenzo Muccioli dove un tempo c'era una vigna sassosa.