Subito derby

Che bella festa, la stagione si apre con le consuete sorprese, in Lega ne sanno una più del diavolo (e Galliani non c'entra). La Supercoppa recitata da protagonisti ormai stucchevoli è alle porte, in questi giorni si fissano le scadenze e si scopre la formula della Coppa Italia, per la quale già sono stati spesi tutti i possibili aggettivi. Domani sera a Milano, in seguito a lievi dissapori della Lega con Petrucci, tutore di Abete, verranno compilati i calendari della sola Serie A. E stavolta il computer, liberato dagli annosi, e fastidiosi, vincoli, potrà sbizzarrirsi, apparecchiandoci forse una prima giornata da fuochi di artificio. Magari un derby romano: quello che, ne parleremo, si avrà quasi certamente negli ottavi di Coppa Italia. Ne fa di proposte, questo campionato che non ha più una formula spezzatino, ma un autentico hamburger. Nel rispetto degli impegni europei delle nostre formazioni, avremo la partita del cappuccino, quella dei rigatoni con la pajata, quella (elegante) del tè alle sei del pomeriggio, quella delle discoteche, domenica e lunedì. Una pacchia per l'impero televisivo, già consolidato dalla decisione della TV di Stato di rinnegare la moviola, nobili propositi etici dei quali al frequentatore del bar frega meno di zero. Dovrà sottoporsi a salti mortali l'informazione sportiva: passi per i primi turni ma poi, in attesa che si completino i programmi della giornata, qualsiasi tipo di classifica avrà amaro sapore di provvisorio, un frenetico rincorrersi di presentazioni e di commenti, a metà settimana qualche lampo di luce sulla situazione.   E veniamo alla fatidica Coppa Italia, per la quale non sono sufficienti tutte le definizioni, in negativo, fin qui spese negli ultimi anni, da quando una formula discutibile è stata trasfornata in effetto di una sorsata di allucinogeno. Come per la fattoria di Orwell, anche in questo caso c'è qualche maiale più uguale degli altri, una storia vecchia. Ho già detto come la Roma, qualificata agli ottavi, potrebbe esordire con un derby del quale non si avvertiva la mancanza a questi livelli. Resta qualche perplessità sul sorteggio (e per fortuna Bergamo e Pairetto sono in pensione), che crea una parte del tabellone bella tosta, con Roma, Inter, Juventus e Napoli, mentre il Milan avrà Sampdoria, Palermo e Parma, non sembra proprio che la questione si stata indirizzata dall'equilibrio che dovrebbe ispirare qualsiasi programma. Chi esce vivo dalla parte sinistra del seeding, ha molte probabilità di aggiungere una coccarda alle proprie maglie. A meno che il Milan, per il momento indecifrabile, non decida di fare della Coppa Italia il suo più prestigioso traguardo stagionale. Che tristezza!