Lazio ora tocca a me
Matuzalem, classe 1980, 32 presenze in due anni in campionato con la maglia della Lazio, più 5 presenze ed un gol in Europa Leauge, 3 presenze in Coppa Italia e una nella finale di Supercoppa italiana contro l'Inter con rocambolesco e prezioso gol iniziale. Un bottino troppo misero per chi era stato chiamato per far compiere al centrocampo laziale un salto di qualità. Il brasiliano era arrivato a Roma nell'estete 2008 dal Real Saragozza, dopo uno stop di 4 mesi per un'operazione al ginocchio, che ha portato ad una stagione tormentata per via di problemi posturali. Quest'anno la frattura del malleolo a metà marzo lo ha fermato, e costretto ancora una volta a saltare le vacanze in Brasile per svolgere una lunga riabilitazione pre-ritiro. La stagione che sta per cominciare deve essere diversa per Matuzalem che, proprio per mettersi alle spalle il recente passato, si è liberato della maglia numero 8 per sposare la numero 30 (la sua età): «Mi aspetto molto da questa stagione – ha sottolineato il centrocampista laziale – sono 2 anni che combatto con gli infortuni. Sto lavorando bene in questi giorni, e spero di essere al 100% il prima possibile. Mi sono buttato alle spalle la paura, e voglio dare il massimo per i tifosi e per i compagni». Nonostante nella passata stagione la Lazio abbia profondamente deluso, il brasiliano è ottimista: «Abbiamo un grande gruppo, con grandi giocatori. Non so se possiamo puntare alla Champions o all'Europa League, in ogni caso, possiamo arrivare in alto». Tatticamente Reja lo vede come regista in alternativa a Ledesma, oppure come interno di sinistra in una linea mediana a cinque. Matuzalem è pronto: «Giocherò dove vorrà il mister, se decide di impiegarmi accanto a Ledesma va benissimo. Bresciano e Mauri? Bresciano è un giocatore importante, Mauri ha finito positivamente la stagione, ma se sto bene non mi spaventa la concorrenza di nessuno». Come squadra sarà necessario ripartire dalla compattezza del gruppo: «L'aspetto mentale è fondamentale, abbiamo capito che dobbiamo essere uniti. Sotto questo profilo decisivo è stato l'arrivo di Reja». Oggi alle 18 il tecnico laziale potrà testare la condizione del suo numero 30 contro l'Iran. Sul fronte campo, fastidio inguinale per Diakitè, in grande spolvero il giovane Cavanda.