La clinica equina
Giocaa polo, va al trotto e - sempre per sport - tira la carrozza, stoppa un vitello, si muove a tempo di musica. È un grande atleta, si chiama cavallo. A volte, con tutto quel da fare, sta poco bene e marca visita. Una terapia appropriata, qualche giorno di riposo, l'alimentazione più ricca fanno miracoli. Per riprendersi da certe patologie - soprattutto locomotorie - e tornare efficienti servono però il ricovero e le cure di specialisti. A dieci minuti da Roma, sulla Braccianese, c'è il Don Gnocchi dei cavalli, il Centro di Riabilitazione per Equini (CRE) delle dottoresse Sybille Molle e Michela Picardi, giovani veterinarie capitoline con laurea a Perugia e master in Florida, all'Animal Riabilitation Institute di Palm Beach. «Abbiamo aperto a marzo, nei box ci sono una decina di "pazienti", le nostre tecniche sono all'avanguardia» spiega Molle, salita in sella a 8 anni e vincitrice nel 2005 del Circuito Unire di completo «Quando avviene una lesione tutti i sistemi dell'organismo sono coinvolti, come insegna una teoria degli antichi cinesi che le recenti sperimentazioni hanno confermato. Per guarire, più del riposo serve l'attività controllata». Da qui le tecniche utilizzate nel CRE, che vanno dal massaggio (eseguito subito dopo il trauma, stimola la circolazione con riduzione dell'edema e il riassorbimento dell'infiammazione che dà dolore e impedisce ai tessuti di ricostituirsi) associato allo stretching (altro riduttore dell'infiammazione muscolo-tendinea) e all'agopuntura. Ma sono le attrezzature a caratterizzare il Centro: giostre a terra e in acqua (a tre livelli per il potenziamento della muscolatura, con progressivo aumento del carico sugli arti), ampia piscina coperta (profondità 4 m, il cavallo è costretto a nuotare), grande campo, tondino e pista in sabbia da 1 km. Persino un innovativo percorso di riabilitazione neuro-motoria con sei zone di terreno di varia altezza e consistenza, «l'unico in Italia» assicura Picardi che ha montato in salto ostacoli e dressage. Tra i soggetti in cura c'è anche un galoppatore figlio di King's Best infortunatosi al debutto. «Non prendiamo solo gli sportivi, le nostre attività sono valide per tutti i cavalli: riabilitazione fisica, recupero post-chirurgico, mantenimento della forma, ricondizionamento atletico, valutazione funzionale e miglioramento della performance». In uno dei vasti paddock una mamma si tiene stretta il puledrino: è la quindicenne Analisi Finale, instancabile fondista Anni Novanta, quando a Napoli vinse sui 2400 m con Dario Vargiu in sella.