Giallo & doping
Il giorno delle occasioni perse. Come altro commentare l'attesa terza tappa pirenaica di questo Tour 2010? Una frazione dal disegno «sbagliato», nel senso che le montagne erano all'inizio e la pianura alla fine, ma in cui ci si poteva inventare qualche attacco a lunga gittata per ribaltare le sorti della Grande Boucle. Tutto ciò, a patto che qualcuno avesse le gambe e il coraggio per provarci seriamente. E dire che Andy Schleck, dopo l'arrabbiatura di lunedì (vana, visto che Contador non era certo tenuto ad aspettare che lui rimettesse in sesto la catena saltata ma comunque si è scusato), aveva promesso fuoco e fiamme. Le sue polveri invece si sono dimostrate bagnate, una volta di più. E a questo punto anche le speranze di vedere battaglia domani, sull'arrivo in quota del Tourmalet, si scontrano con la realtà di un gruppo che gareggia in difesa, per il piazzamento, senza la minima intenzione di osare per vincere. Ieri la tappa è partita in maniera addirittura scoppiettante, attacchi e contrattacchi sulle prime due salite, proprio in avvio di frazione (Peyresourde e Aspin). Il gruppo di Contador si era ridotto a 15 unità, all'attacco era andato pure Van den Broeck (quinto in classifica) con Vinokourov (nono) e Hesjedal (11esimo), e uomini importanti stavano pagando (Samuel Sánchez e Gesink, terzo e sesto della generale). Ma una volta che Van den Broeck è stato ripreso, la situazione si è incredibilmente addormentata, e il gruppo si è fermato. Ha avuto quindi buon gioco una fuga nata dalle ceneri di precedenti attacchi, e in avanscoperta si son ritrovati Armstrong e Casar, raggiunti sul Tourmalet da Cunego, Fédrigo, Van de Walle, Moreau, Plaza, Horner e Barredo. Nove uomini che da lì in poi sono andati dritti al traguardo, mentre dietro il gruppo procedeva a passo di lumaca, con Schleck a maledire - forse - il fatto di avere una squadra troppo debole. Tra i nove in fuga, Barredo ha provato il colpo solitario partendo a 34 km da Pau; con 40" di vantaggio sugli altri 8, lo spagnolo ci ha creduto, ma gli è stata fatale una salitella a 3 km dal traguardo che l'ha del tutto fiaccato: ripreso Barredo all'ultimo chilometro, la volata ha premiato il francese Fédrigo davanti al connazionale Casar, a Plaza e a Cunego. Il gruppo è giunto a 6'45", e Hushovd, sprintando per il decimo posto, ha strappato di nuovo la maglia verde a Petacchi. Brutta giornata per AleJet, raggiunto anche dalla notizia che in Italia si indaga su di lui per assunzione di sostanze dopanti (Pfc e albumina umana): al momento non ci sono immediati addebiti a livello sportivo, ma non è remota l'ipotesi che l'organizzazione del Tour chieda allo spezzino di ritirarsi dalla competizione. Oggi si riposa, domani arrivo in quota al Tourmalet. In classifica Contador conserva 8" su Schleck, 2' su Sánchez, 2'13" su Menchov e 3'39" su Van den Broeck. Basso, alle prese con una bronchite, è rotolato lontanissimo a 37'18" dalla maglia gialla.