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L'Under 19 di Piscedda conferma la crisi del calcio italiano

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AMondeville, nella Normandia francese, gli azzurrini di Massimo Piscedda sono stati sconfitti 2-0 dal Portogallo e hanno reso impervio il loro cammino nel torneo. Per qualificarsi alle semifinali bisogna agguantare uno dei primi due posti del girone B, impresa ora (quasi) impossibile: visto il successo per 2-1 della Spagna sulla Croazia, l'Italia potrebbe chiudere al terzo posto pur vincendo le altre due partite. Eppure l'avvio degli azzurrini, schierati da mister Piscedda con un 4-4-2 iperoffensivo, prometteva buone cose. Il lavoro delle ali Sala e D'Alessandro (uno dei cinque giovani di scuola romanista presenti in Francia, insieme a Crescenzi, Bertolacci, Malomo e Brosco) ha messo in grande difficoltà la difesa lusitana nei primi 20'. Lo scatenato Mattia Destro, capocannoniere delle qualificazioni con 8 gol, ha pure sfiorato più volte il vantaggio. Al 6' della ripresa, però, è arrivata la svolta negativa: un'ottima azione di Cedric sulla destra ha liberato in area Nelson Oliveira, abile a battere Colombi con una conclusione al volo. L'Italia non ha saputo reagire, e così Sergio Oliveira ha prima sfiorato il raddoppio su punizione, poi (al 18') lo ha trovato con un bolide da 25 metri. L'infortunio di Crescenzi e l'espulsione di D'Alessandro al 92' hanno chiuso nel peggiore dei modi il brutto esordio degli azzurrini. L'Italia tornerà in campo mercoledì, sempre alle 16, nel match-spareggio contro la Croazia, matricola del torneo ma capace ieri di concludere il primo tempo in vantaggio contro la favoritissima Spagna. Vincere è importante per mantenere una piccola speranza di continuare la corsa nell'Europeo, ma è addirittura fondamentale per garantirsi il terzo posto nel girone e il pass per il Mondiale under 20 del prossimo anno.

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