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Ma il tridente è solo un'ipotesi affascinante

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Purtroppoil peso superfluo ha dimensioni allarmanti. Sembra che l'estate, ma anche la fine della stagione scorsa, siano passate invano per quanto riguarda lo sfoltimento di un organico che non soltanto è numericamente rilevante, ma impone pesantissimi oneri economici. Francamente, i riscontri cronistici suggeriscono come la campagna in uscita, che avrebbe dovuto essere avviata in anticipo, non sia stata gestita al meglio, almeno a guardare i risultati. Tra Julio Baptista, Doni e Cicinho, la somma degli ingaggi non è sicuramente trascurabile: e, in assenza di ragionevole conclusione di qualche trattativa probabilmente avviata, almeno questo è l'auspicio, Ranieri si troverebbe a gestire una folta pattuglia di scontenti, del tutto inutili per il futuro della squadra. Piccoli risparmi, quasi ininfluenti sui problemi attuali di bilancio: alla faccia delle apologie riservate a Barcellona e Arsenal, Pettinari va al Siena, Scardina al Livorno, in ritiro rimane, dei giovanissimi, il solo portiere degli Allievi campioni d'Italia. Sappiamo tutti come la Serie B non sia il migliore dei trampolini di lancio: c'è renitenza a valorizzare ragazzi destinati a tornare alla base a fine anno, c'è tendenza ad affidarsi ai marpioni di categoria. Mentre si attende di veder apparire all'orizzonte qualche suggestiva carovana di cammelli, Ranieri può comunque lavorare su un gruppo che ha tante figure di primo piano e anche qualche alternativa importante, però bisognerà comunque sistemare tanti pesi morti, oltre ai tre brasiliani ci sono ancora Barusso, Faty, per non dire dei delusi Cerci e perfino Guberti. Si ripropone, per i primi impegni stagionali. i piccoli problemi creati a Ranieri, sul finire del campionato scorso, dall'arrivo di Toni. Fisionomia accettabile, quella di una squadra che, come illustrano i diagrammi, ha alternative tattiche garantite da seconde linee che si chiamano Simplicio, Brighi, uno fra Taddei e Perrotta. Chiaro però che l'interrogativo riguarda la possibilità, per la formazione, di reggere il peso di un tridente d'attacco con Totti, Vucinic e un Adriano dalla stazza ragionevole. Vorrebbe vederli tutti insieme, il popolo giallorosso, forte è la suggestione, ma compito del tecnico è soprattutto quello di garantire equilibri apprezzabili, se si dovesse privilegiare il tridente pesante (nessun riferimento all'ultimo arrivato), un grande lavoro se lo dovrà accollare Vucinic, ricalcando le orme di quel Delvecchio che aveva rinunciato alle sue prerogative di bomber. Senza dimenticare, però, quanto alto sia stato il peso specifico dei gol realizzati nella passata stagione dal montenegrino, qualità e quantità. Attendiamo le prime risposte.

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