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Volere volare

Un momento della manifestazione

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Superman sarebbe fiero di loro. Si allenano per imparare a volare con il corpo e con la mente. Sono gli eroi moderni dello slow-fit, gli uomini che non hanno paura di lavorare con lentezza, quelli che il corpo vogliono anche sentirlo oltre che mostrarlo. L'obiettivo è la leggerezza, fisica e psicologica, il cammino è lento e mira alla consapevolezza corporea e cinestetica. «Bodyfly» significa letteralmente «corpo che vola» ed è così che il fitness diventa l'allenamento per imparare a volare con i piedi per terra (quasi sempre). È una disciplina olistica che nasce dallo yoga e ne riproduce i movimenti sinuosi, lenti ed eleganti. «L'ho inventata nel 1999 - racconta Gennaro Setola, personal trainer e maestro da oltre 20 anni - quando ancora in Italia i tempi non erano maturi. Così i primi anni ho sperimentato il Bodyfly all'estero, tra Russia, Svizzera e Spagna, solo tre anni fa sono tornato quando finalmente il fitness italiano aveva deciso di accogliermi».   Non si tratta di una novità, dunque, ma di una pratica che ha alle spalle 11 anni di esperienza e che oggi è capace di conquistare uomini e donne che ormai il concetto di wellness lo conoscono bene. Il Bodyfly insegna, oltre che a sognare di staccarsi da terra con piedi e mente, a lavorare con lentezza. Si torna padroni dell'unico strumento di lavoro che è il proprio corpo, si impara a volare come se si imparasse a camminare di nuovo. È dedicato a tutti quelli che non vogliono solo sudare, ma capire, a coloro che conoscono l'importanza del respiro che accompagna il movimento, a donne e uomini che vivono lo sport, oltre a praticarlo. «È una fusione tra il mondo orientale e quello occidentale - continua Setola - tra la lentezza spirituale e la ricerca continua della perfezione del movimento della nostra società». La moda del lento, poi, è accessibile a tutti, dagli anziani agli oversize, e ha mille applicazioni dalla danza fino all'acqua. Una lezione dura di solito un'ora, la prima parte è dedicata alla respirazione, fondamentale per trovare la concentrazione e condizionare nel modo corretto tutti i muscoli del corpo in un lavoro lento ma efficace. Quindi si comincia il lavoro specifico sulle varie zone del corpo e alla fine si trasformano i movimenti in una vera coreografia. Cinque aree tematiche che prendono spunto dai cinque elementi della medicina tradizionale cinese: metallo, fuoco, legno, terra, acqua. I benefici, poi, riguardano mente e corpo. «Insegniamo al corpo ad adattarsi al meglio alle esigenze quotidiane - spiega il maestro - e i miglioramenti si avvertono a livello fisico e posturale, ma anche energetico. Puntiamo molto anche sulla rimozione dei blocchi energetici e questo è il lavoro che continua anche a lezione finita. Si allontanano gli stati d'ansia e il corpo diventa leggero». In sala, come nella vita.

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