L'accordo con la banca non aiuta i conti di Trigoria
Se Italpetroli ha risolto i suoi problemi grazie all'accordo raggiunto con Unicredit sul debito, la Roma dovrà aspettare il nuovo proprietario per tornare a «respirare». Lunedì, su esplicita domanda, Rosella Sensi è stata chiara con i dirigenti: non sarà possibile ottenere «anticipi» dalla banca, il mercato va fatto con le risorse in cassa. E al momento sono praticamente pari a zero. Non cambia nulla, insomma, rispetto al recente passato: l'autofinanziamento più che una scelta è un obbligo. Entro fine mese la società deve incassare una rata dei diritti tv una dagli sponsor, per un totale di circa 10 milioni di euro. Parte di questi soldi verranno spesi per pagare un'altra mensilità ai giocatori (gli stipendi sono fermi ad aprile) e non resterà granché da investire sul mercato. La difficoltà incontrata nelle cessioni dei vari Baptista, Doni e Cicinho complica il lavoro del direttore sportivo Daniele Pradè che deve accontentare Ranieri con la conferma di Burdisso e almeno un esterno. Con quali soldi?