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Tutti uniti per la Roma

Roma, primi palleggi a Trigoria per Totti e Adriano (foto Gmt)

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Al primo giorno di scuola c'è ancora la stessa maestra. Solo che adesso ha le sembianze della supplente. Rosella Sensi ha dato il via alla stagione della Roma appena quattro giorni dopo la firma sull'accordo con Unicredit che segna l'imminente tramonto della sua gestione. Ma in cattedra ci resterà lei fino all'arrivo del nuovo proprietario e questo andava chiarito sin dall'inizio agli alunni: ieri mattina tutti sull'attenti a Trigoria mentre la presidentessa spiegava cosa li aspetta d'ora in poi. «Non cambia niente - le sintesi delle parole della Sensi nella riunione con squadra, dirigenti, Ranieri e il suo staff all'interno della sala tecnica - i ruoli restanno gli stessi e voi dovete solo pensare a fare il bene della Roma». Sul campo. Al futuro societario ci penserà la banca. Serviva un chiarimento prima di ricominciare a lavorare, con lo stesso obiettivo della scorsa stagione: dar più fastidio possibile all'Inter e tenersi dietro le altre «grandi» decadute. Il colloquio di ieri è stato sereno, i giocatori hanno ascoltato con attenzione il discorso della Sensi e sono usciti dalla riunione un po' più tranquilli. Come Ranieri: il tecnico è pronto a mettere da parte (per il momento) la questione del rinnovo e guidare la squadra senza troppe pretese sul mercato. La presidentessa è rimasta a Trigoria per oltre due ore nelle quali si è dedicata anche a colloqui privati con i dirigenti Pradè, Conti, Montali e Mazzoleni. Per i dettagli della fase di «transizione» bisogna aspettare il 26 luglio - giorno della ratifica dell'accordo con Unicredit davanti all'arbitrato - e per ora la strategia non cambia: il mercato si farà con le risorse reperite dalle cessioni. Avanti con l'autofinanziamento, escono solo i soldi che entrano. Ma sono pure esclusi sacrifici di «big». Escluse novità anche nello staff dirigenziale, ma c'è bisogno di mettere da parte i contrasti emersi negli ultimi giorni. La Sensi si è intrattenuta a lungo con Bruno Conti: non ha gradito i segnali di insofferenza fatti filtrare dal direttore tecnico dopo l'arrivo di Montali. L'attenzione mediatica e lo spazio sempre crescente conquistati dall'ultimo arrivato hanno suscitato invidia a Trigoria. Il chiarimento - pare - c'è stato e Conti è pronto ad andare avanti. «Non lascio la società, sto lavorando per la Roma, con il solito entusiasmo» ha fatto sapere il dt giallorosso per gettare acqua sul fuoco. Al contrario di quanto programmato, seguirà la squadra in ritiro a Riscone per 4-5 giorni, oltre ad occuparsi della riorganizzazione del settore giovanile: un altro nodo che a Trigoria fa discutere parecchio. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori riunioni con Rosella. Che a tutti ha dato l'impressione di voler andare avanti in primissima linea nei prossimi mesi. Il cambio di proprietà - ha fatto capire chiaramente - richiede tempi lunghi e adesso bisogna lavorare come se nulla fosse successo. Una partenza positiva della stagione renderebbe intatto il valore della società: l'obiettivo comune di Unicredit e i Sensi in vista della cessione del club. Più incassa la banca, più alta è la «buonuscita» che spetta alla proprietà uscente. Il prezzo della Roma lo faranno i gol di Totti e Adriano.  

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