Balotelli passa la maturità con 60, il voto più basso
Deve decidere se continuare a giocare con l'Inter o provare un'esperienza all'estero. Ma come la gran parte dei suoi coetanei Mario Balotelli ora ha anche un altro pensiero: scegliere se e a quale università iscriversi. Si è infatti ufficialmente diplomato all'istituto commerciale a indirizzo giuridico-economico-aziendale, ossia la vecchia ragioneria, superando l'esame di maturità con il minimo dei voti, 60 su 100, poco meno del compagno di squadra e di banco Davide Santon, che ha chiuso con 62. BENE NEGLI SCRITTI, L'ORALE UN PO MENO - Il tema era andato «molto bene», gli altri scritti e l'orale un pò meno. Così Balotelli nei giorni scorsi ha provato a chiedere il voto in anteprima, ma all'Istituto Milano sono stati ferrei: «Le regole sono uguali per tutti, devi aspettare mercoledì», il giorno dei quadri. Oggi alle 7.45, quando si preparava per andare all'allenamento, Balotelli ha ricevuto la telefonata della direttrice Attilia Ferrari: «Mario ce l'hai fatta, hai preso 60». Un urlo di gioia, «ora posso fare qualsiasi lavoro!», poi l'interista ha subito telefonato ai genitori, a cui aveva promesso di portare a termine il corso di studi. L'anno scorso aveva dovuto saltare l'esame di maturità per gli impegni con l'Under 21 e l'Inter. Quindi alla sorella ha confidato: «Sono davvero contento, e ora vorrei iscrivermi all'università». FUTURO ED INCERTEZZE - Potrebbe essere un indizio, ma in realtà l'attaccante non ha ancora deciso se restare all'Inter o emigrare in Inghilterra. «Spero che rimanga in Italia e gli consiglio di iscriversi alla facoltà di scienze motorie: sarebbe perfetta per un atleta professionista come lui», osserva la direttrice dell'istituto. Se, come diversi altri sportivi, sceglierà l'Università Cattolica di Milano, dovrà iscriversi al test d'ammissione: uno sprint sui 100 metri, un percorso misto in palestra, salto in alto o in lungo e getto del peso, per superare la concorrenza e strappare uno dei 200 posti disponibili. ALLIEVI, NON SOLO STAR DEL CALCIO - «Ce la può fare ancora: alla maturità Mario ha preso il minimo ma ha finito con dignità perchè ha cercato di conciliare gli impegni calcistici con lo studio e nessuno gli ha regalato nulla», assicura la direttrice mentre i suoi alunni scorrono i quadri esplodendo in gioia o lacrime a seconda dell'esito, e anche qualche protesta. Dieci dei 63 esaminati sono stati bocciati, inclusi due dei cinque giocatori della Primavera nerazzurra (il centrocampista Joel Obi è stato il migliore, con 67/100). «Ho fatto sempre di tutto affinchè questi campioni a scuola si sentissero solo allievi, ragazzi come tutti gli altri - conclude la direttrice -. E infatti come tutti gli altri Mario si è preso le sue note ed è stato anche punito con un giorno di sospensione al terzo anno».