Il bacio in diretta tv La vendetta di Iker
Ci sono giorni in cui non è semplice individuare il vincitore del concorso "l'uomo più felice del mondo". In altri la ricerca termina subito. Alla data dell'11 luglio 2010, nessuno può avere avuto il cuore più gonfio di gioia di Iker Casillas. Che nel giro di poche ore ha: 1) rovinato la vita all'ex compagno di squadra Robben, che finirà per ubriacarsi nei pub di Amsterdam ripetendo agli infastiditi avventori frasi come «avevo mirato bene, come diavolo ha fatto a intercettare la palla con l'ultimo tacchetto», finché non lo butteranno fuori dai locali; 2) alzato la Coppa dopo averla baciata, badando bene a non stampare le labbra dove le aveva posate un tristissimo Cannavaro; 3) ripetuto il gesto sentimentale mirando stavolta alla bocca della sua chica, la muy hermosa Sara Carbonero. Quelle effusioni sono il meritato coronamento di una trasferta dove entrambi avevano lavorato bene, lui a difesa della porta iberica, e lei a bordo campo, inviata di Tele5. Oddio, quando Sara si era spostata dietro i pali con il suo microfono, l'avevano accusata di aver distratto Iker, dopo la mezza papera contro gli svizzeri. E la guapa gli aveva scritto su un quaderno "tappati la bocca", non reagire e difendiamo la nostra storia contro cornacchie e gufi. Ed ecco la più "suave" delle vendette. Quel bacio in diretta tv è diventato un apostrofo rosa tra le parole «pijatevela in saccoccia, invidiosi». Anche perché è giunto imprevisto, una carrambata umida mentre Sara gli porgeva professionalissime domande: «A chi vuoi dedicare il trionfo, Iker?». Lui ha farfugliato qualcosa sui parenti. Poi gli si è incrinata la voce e le si è tuffato addosso, brancandola come non si riesce a fare con il Jabulani, e appolipandosi come neppure Paul nell'acquario. Due baci, uno in zona rossetto, l'altro nell'occhio, Sara confusa e palpitante a mormorare «Madre mia!», lui che se ne va e lei che sospira un «continuiamo dopo», non si sa se rivolto al fidanzato o alla regia. Battimani dei colleghi, virilmente orgogliosi: «che grande, il capitano!». Sarà stata l'astinenza da ritiro? Chissà. Ma quel bacio in mondovisione ha frullato gli ormoni di tutte le telegiornaliste, che anche loro sognano. Come Sara o come Letizia, che impalmò l'erede al trono. Eppure - a vederla meglio - quella zampata erotica è stata anche una beffarda citazione dell'Olanda libertina degli anni Settanta. Quella dove si faceva un sacco di sesso, ma si perdeva lo stesso.