Benitez: vincere ancora per dimenticare Mou
MILANO - Il suo italiano si affinerà con il tempo e presto dovrà dimenticarsi della guida a destra all'inglese. Intanto Rafa Benitez ha già capito che il miglior modo per sottrarsi ai paragoni con Mourinho è trascinare l'Inter a nuovi successi. «Qui pensano tutti solo a quello, a partire dal presidente Moratti», racconta Benitez che negli ultimi giorni ha parlato al telefono con Zanetti, Milito, Eto'o, Cambiasso, Sneijder, «e tutti vogliono la stessa cosa: vincere, vincere, vincere». Per Benitez non è un problema «ripartire da ciò che di buono è stato fatto», e «fare un mix» di quanto visto e applicato in Inghilterra e Spagna. Lo spagnolo dovrà capire se Maicon resta e se Eto'o è pronto a un'altra stagione di sacrificio sulla fascia. Al momento ha a disposizione solo metà squadra. Zanetti si aggregherà oggi, i reduci dal Mondiale (incluso Sneijder, che sabato si sposerà in provincia di Siena) direttamente negli Stati Uniti per la tournee di amichevoli. La prima sarà contro il Manchester City che, come lo United, corteggia seriamente Mario Balotelli. Benitez non spende la parola «incedibile» per l'attaccante, arrivato con pochi minuti di ritardo al raduno previsto per le 9 di ieri. Non il miglior biglietto da visita, ma per definire il suo futuro servirà ben più di un breve incontro con il nuovo tecnico durante i test clinici. «Voglio parlargli e conoscerlo meglio, poi vedremo», taglia corto Benitez che quando si parla di mercato, a differenza di Mourinho, non avanza richieste a mezzo stampa a Moratti. «In Inghilterra ero un manager, qui sono allenatore: ognuno deve fare il suo lavoro», spiega l'ex tecnico del Liverpool che non cita mai Mascherano pur aspettandolo a braccia aperte.