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Reja ha già fretta

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Il capitano Tommaso Rocchi e il tecnico Edy Reja

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Ha la tranquillità di chi, nella trentennale carriera da allenatore, ha vissuto ogni tipo di situazione. Per questo Edy Reja non si scompone mai, risponde pacato alle domande, si dice fiducioso per il futuro della sua Lazio ed è pronto ad accogliere la sfida della prossima stagione, quella di riportare i biancocelesti in Europa dopo un'annata difficilissima. «Ripartiamo con tanto entusiasmo - spiega a Formello durante la presentazione delle nuove divise - e sappiamo di avere le potenzialità per fare un bel campionato e tornare nelle posizioni che ci competono. D'altronde - aggiunge con un pizzico d'orgoglio - se guardo la media punti che i ragazzi ottenuto l'anno scorso dal mio arrivo, dico che metterei la firma per ripetere un andamento del genere. La base è buona, adesso sta a noi». Ovviamente la lingua batte dove il dente duole. E le domande su un mercato che non vuole decollare sono inevitabili. Qualche settimana fa Edy aveva detto che avrebbe voluto partire per il ritiro con una rosa già sfoltita, ma non è ancora avvenuto. «Abbiamo degli obiettivi ben precisi, soprattutto in uscita - spiega Reja - e mi auguro che tutto si possa risolvere entro 10-15 giorni. Alla società ho dato delle linee guida precise: voglio due giocatori per ruolo. È per questo che ad Auronzo porterò al massimo 28 calciatori, compresi due-tre giovani che voglio valutare (Mendicino, Kozak e Cavanda, ndr)». Di questo gruppo farà parte anche Ledesma, nonostante la fumata grigia sul rinnovo del contratto. «Io non credo che la situazione sia così difficile - confida il tecnico - le parti si sono incontrate e torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni. La distanza è minima, se il ragazzo ha la volontà di restare la società gli andrà incontro. Ma dalla dirigenza voglio chiarezza: se Ledesma va via, deve arrivare qualcun altro nel suo ruolo». Ci sono poi le questioni Kolarov e Pintos. Reja aspetta il primo il 20 luglio («gli ho parlato, non lo considero già un ex») mentre per il secondo ad Auronzo non ci sarà spazio: «È un calciatore che mi piace, ma è inutile negare che ci sia il problema della regola sugli extracomunitari. Aspettiamo la prossima riunione del Consiglio federale, il 16 luglio, e poi vedremo». In attesa di novità dal mercato l'allenatore goriziano dedica un pensiero al settore giovanile («io prenderei i dieci migliori quindicenni del mondo a 5-6 milioni di euro invece che svenarmi per un giocatore solo») e chiude lanciando un appello alla Curva Nord che ha annunnciato l'addio all'Olimpico: «L'anno scorso, nei momenti più difficili, ho chiesto l'aiuto dei tifosi e loro ci sono stati vicinissimi. Spero che tutto si possa risolvere, per noi sono molto importanti».

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