Giganti mondiali
Centosettanta centimetri Wesley Sneijder, cinque di più David Villa: due campioni, due fenomeni che saranno i protagonisti più attesi della finale tra Olanda e Spagna in programma domenica sera al «Soccer City». Una delle due squadre vincerà il primo titolo mondiale della sua storia e diventerà la prima squadra europea ad aver vinto fuori dal Vecchio Continente. Intanto l'Olanda sogna il titolo e si prepara al match decisivo di domenica sera a Johannesburg in pieno stile «orange»: il ct Van Marwijk ha convocato mogli, fidanzate e figli per una vigilia da trascorrere in famiglia. La squadra tornerà infatti in campo solo stamattina per il penultimo dei suoi allenamenti sudafricani. Van Marwijk ha intanto fatto il punto sulla sua squadra, che dovrebbe essere schierata con la formazione tipo: De Jong, squalificato nella semifinale, tornerà accanto a Van Bommel in mediana, relegando in panchina De Zeeuw e soprattutto Van der Vaart, che probabilmente sarà impiegato come jolly da giocare nella ripresa. E scommette naturalmente su Wesley Sneijder, giocatore simbolo di questa squadra, candidato al Pallone d'oro ed al premio riservato al miglior giocatore del Mondiale. Ieri l'olandese ha parlato di mercato: «Giocherò per tutta la prossima stagione con l'Inter. Il mio cuore è a Milano». Sull'altro fronte Del Bosque punta su Villa e sulla sua difesa: «Conto su David ma la chiave è andare avanti seguendo la nostra idea tattica. Loro hanno tanti giocatori importanti e non mi riferisco solo a Sneijder e Robben, ci sono anche Kuyt, Van Persie e tanti altri, ma se noi difenderemo come abbiamo fatto contro Portogallo e Germania possiamo far bene. Noi favoriti? Non credo sia così, l'Olanda ha fatto un cammino eccellente in questo Mondiale, basta pensareche ha eliminato il Brasile per capire che squadra sia e che non sarà facile batterli». Intanto sarà l'inglese Howard Webb a dirigere la finale. Gli assistenti saranno i connazionali Darren Cann e Michael Mullarkey, il quarto uomo il giapponese Yuichi Nishimura.