Caccia al podio

La profezia del polpo Paul è scritta: Spagna campione del mondo. In diretta televisiva l'ormai celebre cefalopode ha impiegato solo tre minuti per il vaticinio finale. Le possibilità di errore sono prossime allo zero: finora l'oracolo a tentacoli ha indovinato tutti i risultati della nazionale tedesca al mondiale sudafricano. Agli olandesi non resta che toccare ferro e aggrapparsi alla scaramanzia. L'unico errore accertato del polpo risale infatti alla finale di Euro 2008. Paul disse Germania, vinsero 1-0 le Furie Rosse: magari le doti divinatorie del cefalopode si annebbiano alla vista, o meglio alla percezione, del trofeo in palio. I tedeschi, impegnati stasera a Port Elizabeth nella finalina per il terzo posto contro la sorpresa Uruguay, possono comunque stare tranquilli. Paul ha previsto un successo della Germania, e così dovrebbe essere. Innanzitutto perché non ci sono coppe in palio, quindi nessun pericolo per i poteri del polpo. E poi perché lo suggeriscono i valori in campo e i numeri delle due nazionali. Germania e Uruguay si sono affrontate otto volte nelle fasi finali del Mondiale: i tedeschi hanno vinto sei sfide, due i pareggi, nessun successo per La Celeste.   La Germania, tra l'altro, è la squadra che ha collezionato più terzi posti (ben 3, nel 1934, 1970 e 2006), mentre l'Uruguay ha perso le uniche due finaline giocate (nel 1954 e nel 1970, quest'ultima proprio contro i tedeschi). Ma a dar forza alla Germania c'è soprattutto la storia del mondiale sudafricano. Comunque vada stasera, la squadra di Joachim Loew torna a casa avendo mostrato un gioco spettacolare e umiliato grandi nazionali come l'Inghilterra e l'Argentina. I tedeschi hanno sbagliato una sola partita, la semifinale contro la Spagna: sicuramente la più importante, ma la Germania ha puntato su giocatori giovani che cresceranno ancora nei prossimi anni. Stasera Loew ritrova Muller (squalificato in semifinale) e lancia la rincorsa di Klose, alle prese con qualche problema alla schiena ma deciso a segnare il 15° gol ai Mondiali per eguagliare il record di Ronaldo. Difficile invece vedere in campo Lahm, colpito da un attacco influenzale (come il tecnico e Podolski, che dovrebbe però recuperare) ma soprattutto «privo di motivazioni: non ho voglia di giocare la finalina», ha dichiarato il capitano tedesco. Oscar Tabarez recupera invece Lugano, Fucile e Suarez, assenze pesanti nella semifinale persa dall'Uruguay contro l'Olanda. Con Muslera tra i pali e la possibile conferma del «napoletano» Gargano in mezzo al campo (dovrebbe rimanere fuori Alvaro Pereira, ma in ballottaggio c'è anche Eguren), le speranze de La Celeste di chiudere il torneo sul podio sono affidate al trio delle meraviglie Cavani-Suarez-Forlan.