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Ghana fuori dal mondiale A piangere è tutta l'Africa

Mondiali di calcio in Sudafrica, la disperazione di Gyan dopo Uruguay-Ghana

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Soltanto uno come "el Loco" Abreu poteva zittire in quel modo tutte le vuvuzelas. Soccer City non è il Maracanà, questo è solo un quarto di finale e non la sfida decisiva dei Mondiali del '50, ma quel cucchiaio beffardo con il sinistro resterà fra le immagini di Sudafrica 2010. Uruguay-Ghana è finita ai rigori, e Abreu ha segnando quello decisivo facendo come Totti nell'Europeo di dieci anni fa, quella volta in semifinale e contro i padroni di casa dell'Olanda. Improvvisamente sul mega-stadio a metà strada fra Johannesburg e Soweto è sceso il gelo. Niente prima storica semifinale per una squadra dell'Africa, a sfidare l'Olanda va la Celeste, di nuovo fra le prime quattro 40 anni dopo Messico 1970. Piangono i calciatori del Ghana e la gente sugli spalti, quei tanti sudafricani che avevano adottato i cugini ribattenzandoli Baghana Baghana. IL SILENZIO DELLE VUVUZELA - Il rumore fino a quel momento assordante delle trombe di platica è improvvisamente cessato e il Soccer City subito si è svuotato. Sulle facce di tanti una tristezza palpabile, mai come questa volta una singola nazionale ha rappresentato tutto un continente, e per incitarla, anche se solo tramite messaggio, si era scomodato perfino Nelson Mandela. Ma l'appuntamento con la storia è rimandato, mentre forse quello con 'Madibà per le Stelle Nere ci sarà lo stesso: una decisione è attesa entro domani. RIGORE ALL'ULTIMO SECONDO -   - Va detto comunque che il Ghana ha fatto harakiri, perchè prima di andare sul dischetto per la "lotteria" finale Asamoah Gyan, ancora lui, l'uomo che nei supplementari aveva deciso la sfida degli ottavi contro gli Usa, aveva avuto la più colossale delle occasioni, ovvero un penalty concesso dall'arbitro per il fallo di mano sulla linea con cui Suarez aveva respinto al conclusione a botta sicura, proprio al 120', di Prince Boateng. Asamoah Gyan, l'ex di Udinese e Modena, aveva calciato a botta sicura, limitandosi però a spizzare la traversa e questo è stato forse il segno del destino che la serata non sarebbe finita bene per il Ghana. PENALTY FATALI - Per esorcizzare i propri fantasmi interiori lo steso Gyan ha poi subito tirato il primo rigore della sua squadra e lo ha realizzato alla grande, ma non è bastato, a causa degli errori di Mensah e del carneade milanista Adiyiah, e per questo il suo pianto a dirotto alla fine è ampiamente giustificato. Niente Africa in semifinale, il Ghana fa la fine di Camerun e Senegal di Mondiali passati, e lo sberleffo ad un intero continente è quello del "Loco" Abreu, da sempre un tipo particolare, campione dello stato di Rio de Janeiro quest'anno con il Botafogo, un gol e una boccaccia anche quella volta, però nei confronti degli arcirivali del Flamengo. LA CELESTE TORNA NELLA STORIA - A parte tutto questo, la partita regolamentare era stata giocata meglio dall'Uruguay che dal Ghana, venuto avanti solo a fiammate, mentre la Celeste ha potuto contare sulle giocate dei soliti Forlan e Suarez. Il Ghana era passato in vantaggio nel recupero del primo tempo con un siluro di sinistro dell'interista Muntari, l'Uruguay aveva pareggiato dopo 10' della ripresa con un'altra pennellata d'autore, il destro di Forlan su punizione dal limite. Poi avanti fino ai rigori, ed ecco lo schizzo dell'artista più creativo, e non poteva essere altri che un 'Locò, che ora sogna di ripetersi in finale, Olanda permettendo.  

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