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Romero 5 Il gigantesco portiere di Maradona non sfugge alla legge della papera che ha afflitto già molti suoi colleghi nel mondiale, il problema è che la sua è determinante perché sblocca il risultato dopo due minuti e mezzo.

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.Demichelis 5 Ha responsabilità sui gol degli avversari. E infatti alla vigilia in molti dubitavano sulla sua tenuta a questi livelli. Burdisso 5.5 Naufraga nell'umiliazione di una squadra che aveva tutto per vincere. Questa volta non basta la sua intensità. Heinze 6 Il più «tedesco» degli uomini di Maradona è l'ultimo ad arrendersi al naufragio della propria difesa, partita di grinta e sofferenza. Maxi Rodriguez 5 Nessun contributo alla causa, si perde nel marasma di un centrocampo dove l'unico cervello è quello di Mascherano. Mascherano 7 Il migliore dei suoi. Fa la diga, riconquista palloni e li serve come gli chiede il ct, risponde da capitano. Non basta il suo acume tattico a salvare un'Argentina piena di talenti sprecati nella disorganizzazione. Di Maria 6 Prova a costruire qualcosa al servizio della causa comune, ma può poco di fronte ai personalismi dei compagni. Messi 5 Finisce tristemente un mondiale che doveva consacrarlo e che, invece, pone dubbi sulla reale tenuta ai massimi livelli. Nemmeno un gol per lui, mille dribbling tentati, pochissimi riusciti con un numero di palloni perduti che nessuna squadra può permettersi nel calcio di oggi. Unica discolpa, la posizione arretrata che gli riserva Maradona. Higuain 6 Ci prova per quello che può, ma ha bisogno di essere servito e con i compagni che ha è pressoché impossibile. Tevez 5.5 Per la volontà meriterebbe 7 ma l'efficacia è scarsa. Anche per lui vale il discorso fatto su Messi: avrebbero bisogno di un pallone a testa. Pastore sv Lui e Veron in panchina sono un oltraggio che grida vendetta. Avrebbe dovuto essere impiegato da subito, entra quando è inutile. Aguero sv Pochi «spiccioli» in campo per salutare il Sudafrica. Maradona 4 Questo è il suo fallimento. Non è un allenatore e lo dimostra una volta di più. A questi livelli il carisma e le capacità istrioniche non bastano e la disorganizzazione tattica di un'Argentina piena di talenti perduti ne è la testimonianza più evidente. Giocatore immenso, da allenatore non esiste.

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