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Giovanni Massini PAVIA «Più dura e pura».

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Pergli appassionati di fuoristrada, il prodotto non ha bisogno di presentazioni. Per tutti gli altri, ricordiamo che la «Classe G», a listino da circa 40 anni, è l'unica off-road che esce dalla fabbrica con tre differenziali bloccabili: centrale, posteriore ed anteriore (li abbiamo citati nell'ordine in cui vanno inseriti, in caso di necessità). La precisazione non è cosa di poco conto, perché qualifica un'auto nata per far fronte ad ogni tipo di ostacolo umanamente superabile. Non si tratta del solito Suv camuffato, anche se il 45% delle vendite mondiali sono appannaggio della versione «Amg», super rifinita, super accessoriata e con 507 Cv sotto il cofano. Nonostante l'infiocchettatura da «Sex and the City», dunque, l'anima dell'auto è rimasta intatta ed ora è stata portata a nudo da questo ultimissimo allestimento. La gamma «Professional» che, per la prima volta nella storia delle auto Mercedes, può essere anche immatricolata come autocarro, comprende quattro versioni: Station Wagon, Van (2 posti e 3 porte, con ampio vano di carico), Telaio combinato (2 porte e 2 posti, con telaio allestibile o cassone), Telaio 6x6 (due posti e 6 ruote motrici). Unica la motorizzazione: un 3.0 litri turbodiesel CDI, Euro 5, capace di 184 Cv, con una coppia massima di 400 Nm, abbinato ad un selettore automatico a 5 rapporti, con ridotte ed integrale sempre in presa, per consumi medi contenuti in 11,7 litri per 100 km. La struttura resta basata su un solidissimo telaio a longheroni, con altezza da terra di 213 mm e snorkel di serie (si tratta di una sorta di tubo, che porta la presa d'aria sopra il tetto), il che assicura, tra l'altro, una capacità di guado di 60 cm. Queste versioni, dal motore agli allestimenti interni, sono state spogliate di tutto il superfluo, di tutto quello che, in caso di uso gravoso e continuato, può rompersi o piantare grane, sono stati eliminati perfino i vetri elettrici e non è possibile richiederli neppure come optional. In compenso, anche la riserva di energia elettrica è a prova di guaio, grazie a due batterie da 60/Ah/400A. Abbiamo messo alla frusta l'auto su un percorso di quelli tosti, con pendenze che sfiorano il 95% e che, sia in salita che in discesa, ti fanno vedere solo il muso dell'auto: che sale verso il cielo o che si proietta nel vuoto. Abbiamo affrontato qualche «twist», guadi ed un po' di fango, ma non c'è mai stato bisogno d'inserire il blocco del differenziale anteriore. Il motore è ruvido abbastanza, per trasmettere quella sorta di sindrome di «Matusalemme» e quando lo accendi, sembra dirti: «Io durerò per sempre». Gli interno sono essenziali, unici lussi: il condizionatore, che d'altronde è necessario ad un corretto funzionamento del macchinario «umano» e l'Hill-older, che blocca automaticamente l'auto in salita per qualche secondo, quando si toglie il piede dal freno, agevolando le ripartenze in condizioni difficili. Un optional, a nostro avviso, irrinunciabile per un'auto di questa caratura: il cofano motore rinforzato e calpestabile. In Italia, di Classe G se ne vendono circa 75 l'anno, con questi nuovi allestimenti, la casa della stella pensa di arrivare a 100, 110 massimo. I prezzi vanno dai 60.000 ai 68.500 euro (6x6 escluso), Iva compresa.

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