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Una storia dall'epilogo inevitabile

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Laparola fine sembra a un passo dell'esser scritta su una vicenda che ha tenuto fin troppo in ansia i tifosi della Roma. Costretti a fissar quote e partecipazioni societarie al pari degli operatori di Borsa e a studiar arbitrati come provetti avvocato civilista. Manca una firma, quella più importante, quella che potrebbe chiudere un'era: l'epoca dei Sensi che ha portato al terzo scudetto della storia giallorossa. La firma di Rosella Sensi in calce all'accordo proposto da Unicredit creditrice di Italpetroli: una firma vitale per la Roma che da lunedì pomeriggio potrebbe non essere più dei Sensi. Un «grazie» è di rigore, così come all'attuale proprietà va riconosciuta la volontà di non mollare fino in fondo e di lottare per le proprie convinzioni: senza entrare nel merito. Ma è arrivato il momento di passare la mano e di lasciare la Roma a un futuro che con questa gestione difficilmente sarebbe potuto tornare roseo. Per vincere nel calcio moderno non bastano le idee, ma servono i soldi: investimenti mirati e la capacità di mettere la pedina giusta al posto giusto. E capire che quando un ciclo è finito... è finito davvero!

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