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Sfida di nervi

Diego Armando Maradona

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CITTÀ DEL CAPO - Quella tra Argentina e Germania non può essere solo una partita di calcio. E non solo perché si tratta dei quarti di finale di un Mondiale. Le sfide iridate più recenti, in particolare le finali di Italia '90 e di Messico '86, hanno lasciato molti strascichi tra le due Nazionali. E poco importa che molti dei giovani tedeschi abbiano pochi ricordi di quel passato. Oltre che selvaggia, infatti, la gioventù tedesca che domani si gioca l'accesso alla semifinale, è anche spavalda. Se Schweinsteiger aveva accusato gli avversari di essere provocatori, il capitano Lahm ha rincarato la dose: «Si sa che i sudamericani hanno un gran temperamento, sono impulsivi e non sono dei buoni perdenti: spero che stavolta sapranno accettare la sconfitta». Arrivata al mondiale senza troppa fiducia, la giovane squadra di Loew si è guadagnata sul campo lo status di favorita: la sfida dei quarti di finale, rivincita di quelli del 2006 finita ai rigori, è però un ostacolo durissimo. «Messi - ha detto il capitano tedesco - è un giocatore straordinario e per affrontarlo ci dobbiamo presentare come una squadra unita, come abbiamo fatto contro l'Inghilterra. Ma non è solo lui a essere capace di fare la differenza, ma anche Tevez e Higuain: per noi è arrivato il momento di dimostrare che possiamo battere una grande squadra». Intanto, nell'ultimo allenamento prima di partire per Città del Capo sono rimasti ai box Podolski e Oezil, due dei componenti dell'attacco talentuoso e prolifico della Germania. Entrambi, secondo quanto ha assicurato Bierhoff, non rischiano di saltare il match con l'Argentina. Come, sull'altra sponda, non dovrebbe mancare il pericolo numero uno Lionel Messi. Qualche linea di febbre lo ha costretto a saltare l'allenamento di ieri dell'Argentina: nessun allarme però per «la Pulce», che dovrebbe essere regolarmente a disposizione di Diego Armando Maradona domani. Sul campo d'allenamento di Pretoria tutti gli altri si sono allenati con regolarità: Maradona ha effettuato alcune prove tattiche, schierando per il momento il palermitano Javier Pastore al posto del fuoriclasse del Barcellona.

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