Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Serena vede il traguardo

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

DanielePalizzotto Sarà Vera Zvonareva l'avversaria di Serena Williams nell'ultimo atto della 124ª edizione di Wimbledon. Come prevedibile le outsider Tsvetana Pironkova e Petra Kvitova, rispettivamente numero 80 e 62 del mondo, hanno alzato bandiera bianca a un passo dal traguardo. Lunedì prossimo potranno comunque consolarsi dando un'occhiata alla classifica: entrambe saliranno intorno alla 30ª posizione. La Williams ha sofferto più del previsto contro la Kvitova. La numero uno ha servito male (solo 7 ace contro i 73 messi a segno nelle prime cinque partite) e sbagliato molto da fondocampo. Ma soprattutto è rimasta sorpresa dal gioco offensivo della ceca, dalle discese a rete in controtempo, dalla rotazione mancina del servizio. Forse nella testa e nel braccio di Serena c'era ancora il precedente vinto, o meglio dominato, nel secondo turno dell'ultimo Australian Open. O forse s'è trattato solo di una giornata storta. Fatto che la Williams ha stentato in avvio, perdendo addirittura il servizio e ritrovandosi sotto 4-2. La Kvitova, però, non ha saputo cogliere l'attimo, ha sbagliato molto e ha permesso alla numero uno di approdare al tie-break. Nel momento decisivo la 20enne ceca ha pagato tensione e inesperienza, commettendo un paio di banali errori di diritto e scivolando 0-4. Poi è stata brava a reagire, annullando anche due set point con la battuta. Sul terzo, però, Serena ha servito una prima esterna a 185 km/h, prendendosi tie-break (7-5), primo set e qualificazione alla finale, visto il crollo psicologico della Kvitova nel secondo (finito 6-2). La Zvonareva ha invece perso un set prima di risolvere il rebus Pironkova (3-6, 6-3, 6-2). Per 45 minuti la bulgara, forte dell'umiliazione rifilata lo scorso anno alla russa, ha giocato un gran tennis. Poi, però, ha cominciato a sbagliare, tornando su livelli consoni alla sua attuale classifica. Per la 25enne moscovita, scivolata nel giro di pochi mesi dal 5° al 21° posto (anche a causa di un problema alla caviglia), la prima finale Slam vale il ritorno nella top ten. Oggi le semifinali maschili. Alle 14 la sfida tra Diokovic e Berdych, giustiziere di re Federer: il serbo ha vinto agevolmente entrambi i confronti diretti, ma il ceco sta vivendo un ottimo momento di forma. A seguire il match più atteso tra Nadal e Murray, idolo di casa: gli inglesi sognano, ma i precedenti (7-3, tra cui un netto successo a Wimbledon 2008) parlano spagnolo.

Dai blog