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La rivolta del Brasile: siamo tartassati dai falli

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Così,per bocca di Juan e di Elano che rischia di aver già concluso il suo Mondiale per via di un'entrata assassina dell'ivoriano Tiotè, i brasiliani chiedono maggiore protezione. «Gli avversari non giocano al calcio, ma scendono in campo soltanto per picchiare gli avversari» afferma Juan. Elano, dal canto suo, lancia accuse alla classe arbitrale e ai media. «Qui si parla solo di fuorigioco non visti e telecamere per i gol fantasma - dice il n. 7 del Brasile - ma il vero problema è un altro: subiamo troppi falli, e nessuno viene punito come meriterebbe. Bisogna fare qualcosa, come mandare a casa chi non prende provvedimenti contro questo tipo di cose che pregiudicano l'esito e l'immagine dei Mondiali. Per gli arbitri è un Mondiale non positivo: anche Felipe Melo e Julio Baptista sono fuori per tutte le botte che hanno preso». Il pallone passa ora tra i piedi della Fifa, che ha scremato la lista dei direttori di gara e incrocia le dita affinchè non ci siano più polemiche.

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