Harakiri Giappone, Paraguay ai quarti

PRETORIA - Lacrime a dirotto nello stadio di Pretoria. Sono quelle di calciatori e tifosi del Giappone, che vedono sfumare il sogno della loro squadra nei quarti di finale, ma anche del ct argentino del Paraguay Gerardo Martino. Il pianto di gioia del tecnico di ascendenze calabresi è irrefrenabile, superiore perfino a quello di disperazione del nipponico Yuichi Komano, che ha sbagliato il rigore decisivo dopo lo 0-0 che aveva chiuso i tempi supplementari. La selezione Guarani compie un'impresa storica approdando per la prima volta nella sua storia fra le migliori otto del Mondiale, un risultato in cui pochi speravano alla vigilia della partenza per il Sudafrica, nonostante l'ottimo comportamento nelle eliminatorie sudamericane qualche sogno lo avesse alimentato. Adesso il popolo di Asuncion e la musa-portafortuna Larissa Riquelme, che ha giurato di tatuarsi la Coppa del Mondo in mezzo ai seni se la sua nazionale dovesse arrivare fino in fondo, possono dare libero sfogo alla loro gioia. Prima di arrivare ai rigori in cui il Paraguay si è imposto per 5-3, quindi con il 100% di realizzazione, si era assistito ad una partita condizionata soprattutto dalla possibilità di lasciarsi sfuggire un risultato storico. Per il resto tanti tocchi, ed altrettanta paura di scoprirsi, fino all'inevitabile momento dei rigori. E l'errore di Komano che ha mandato in castigo il Giappone.