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Brasile a valanga sul Cile

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Kakà, Lucio e Juan festeggiano la vittoria del Brasile sul Cile in Sudafrica

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 Con un limpido 3-0 il Brasile in equilibrio tra gusto della giocata e pragmatismo europeo liquida il Cile e stacca il biglietto per un quarto di finale da favola contro l'Olanda. In patria sarà pure criticato, ma questa volta la lettura tattica di Dunga è vicina alla perfezione con l'unico neo di un Kakà spesso ignorato dai compagni. Il Cile di Bielsa gioca un 4-3-3 che sviluppa l'offesa per vie interne, senza allargare il gioco. Così l'ex-cucciolo schiera Dani Alves, un terzino, a fianco di Gilberto Silva e Ramires per rinforzare la barriera mobile davanti alla coppia di centrali più forte del mondo Lucio-Juan. Contro questo muro si infrangono le leziose giocate cilene, da qui nascono le micidiali ripartenze verde-oro. Ma per sbloccare il risultato ci vogliono mezz'ora di pazienza e un corner, situazione in cui i brasiliani fanno valere chili e centimetri superiori agli avversari. Sul cross di Maicon lo stacco vincente di Juan sfrutta il doppio blocco di Lucio e di Luis Fabiano che tagliano fuori tre difensori cileni. Al 34' l'1-0 consente al Brasile di fare quello che preferisce, ripartire negli spazi. Proprio in una di queste situazioni Kakà ha agio di servire di prima intenzione Luis Fabiano che invita all'uscita il portiere Bravo, se lo beve come una capirinha sul lungomare di Rio e appoggia comodo in rete per il 2-0. Bielsa è furente, il Cile sbanda e l'intervallo trova il Brasile in lucido controllo del match. La ripresa è, più o meno, un monologo sancito dal 3-0 di Robinho imbeccato dal prezioso Ramires in capo a una penetrazione centrale che spacca in due i resti del Cile. Nel match del pomeriggio l'Olanda rispetta il pronostico eliminando l'ordinata Slovacchia con un 2-1 che premia l'orgogliosa prestazione slovacca oltre i propri meriti. Decisivo Robben che, nel torneo delle stelle cadenti, potrebbe guadagnarsi scettro e corona di re del mondiale grazie alle sue giocate spettacolari e produttive. L'asso del Bayern sblocca il risultato al 18', poi nel secondo tempo dopo un paio di occasioni fallite dalla Slovacchia è Sneijder a chiudere i conti prima che Vittek firmi il rigore dell'onore.

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