Effetto Maradona

Il Sudafrica porta male all'Italia. Dopo la figuraccia della nazionale e l'uscita di Capello ci pensa l'arbitro torinese Roberto Rosetti a combinare un altro disastro, regalando all'Argentina il gol che apre e indirizza l'ottavo contro il Messico. La Selección di Maradona, sia chiaro, merita il successo segnando altre due reti e mostrando ancora una volta straordinarie qualità offensive. Ma l'incredibile fuorigioco di Tevez non visto da Rosetti e dal suo assistente Ayroldi cambia l'inerzia della gara, penalizzando un ottimo Messico. Dopo il turnover effettuato contro la Grecia, Maradona torna alla formazione tipo rimettendo in campo gli insostituibili Heinze, Mascherano, Di Maria, Tevez e il capocannoniere Higuain. Nel ruolo di terzino destro El Pibe de Oro preferisce Otamendi al maldestro Jonas, ma la scelta più sofferta è sicuramente l'esclusione di Veron per far spazio a Maxi Rodriguez. Più stravaganti, ma inizialmente efficaci, le scelte del tecnico del Messico Javier Aguirre, che abbandona il 4-3-3 per un inedito 4-2-3-1. Le novità sono soprattutto davanti: confermato Dos Santos a destra, Guardado viene allargato sulla sinistra, mentre l'esordiente Bautista agisce alle spalle di Hernandez. Uno schieramento rischioso ma efficace. Nei primi 25' minuti il pressing del Messico schiaccia l'Argentina e le occasioni sono tutte biancoverdi. All'8' Salcido coglie la traversa con un tiro da 40 metri, un minuto dopo la conclusione di Juarez sfiora il palo, al 14' ci prova anche Hernandez. Poi la svolta. Al 25' Messi riceve palla sulla trequarti e libera Tevez davanti al portiere. L'attaccante del Manchester City, partito sul filo del fuorigioco, viene fermato da Perez, ma lo Jabulani torna sui piedi di Messi che prova il pallonetto. Tevez, appostato sulla linea di porta davanti a tutti i giocatori messicani, insacca di testa: un fuorigioco davvero impossibile da non vedere. Tranne che per Ayroldi. E non serve a nulla la successiva discussione con Rosetti: gol convalidato e fine della presenza italiana al Mondiale. Al 32' Osorio sbaglia un facile disimpegno e mette Higuain solo davanti a Perez: l'attaccante del Real Madrid segna il quarto gol del suo Mondiale e mette al sicuro il risultato. Il terzo gol della Selección arriva al 7' del secondo tempo, con Tevez che batte il portiere messicano con un bolide imprendibile. Il Messico ci prova con orgoglio, trovando anche al 26' il gol della bandiera con Hernandez. Ma ormai è tardi. L'Argentina si prepara alla sfida spettacolare con la Germania. Maradona esulta e dedica la vittoria a un azzurro: «Voglio dedicare questo successo al mio amico Valentino Rossi che sta male». E restando in Italia arriva anche la bacchettata a Rosetti che «ha sbagliato tutto». Chi invece è convinto del suo cammino è proprio lui, Diego: «Dicevano che come allenatore non so niente, invece dopo quattro partite vinte sono un altro. Io sono lo stesso di prima, adesso e domani».