Intrigo Kolarov
Il mercato della Lazio stenta a decollare: ieri all'Ata hotel di Milano è stata la giornata delle comproprietà, ma il diesse biancoceleste Igli Tare ha dovuto lavorare ben poco. C'è da lavorare, e molto, sul mercato in uscita dove la trattativa per la cessione di Kolarov sta vivendo una fase di stallo. Il difensore laziale ha giocato un Mondiale mediocre, finendo addirittura in panchina nella terza e decisiva sfida persa contro l'Australia che ha segnato l'eliminazione della Serbia. Il Real Madrid resta alla finestra: «Per ora il calciatore non ci interessa - afferma Ernesto Bronzetti - agente di mercato della casa blanca e uomo di fiducia di Florentino Perez - bisogna battere il ferro finchè è caldo. Le valutazioni al momento sono troppo elevate, tanto che anche la trattativa per Maicon ha subìto una forte frenata». Il giocatore non interessa, «per ora». Sarà Mourinho a indirizzare le prossime mosse, con l'interista in pole position e il laziale subito dietro. Kolarov resta nel mirino del Manchester City, ma anche Roberto Mancini fa sapere che non rappresenta una priorità. Poche altri club potrebbero arrivare a spendere una cifra importante per il serbo che rischia concretamente di restare per un'altra stagione in biancoceleste. La mancata cessione di Kolarov sta bloccando - di fatto - il mercato della Lazio che segue sempre con interesse il franco-algerino Nadir Belhadj ('82) e il ghanese di passaporto tedesco Kevin-Prince Boateng ('87). L'appuntamento decisivo con il curatore fallimentare del Portsmouth è previsto per la prossima settimana. Nel frattempo i biancocelesti cercano di forzare la mano per arrivare al parmense Luca Antonelli ('87): la valutazione di mercato per la comproprietà - 4 milioni di euro - è considerata troppo alta da Lotito. Per quanto riguarda le trattative in uscita, c'è da registrare una momentanea frenata per Makinwa al Wisla. Il Bologna ha chiesto informazioni su Firmani, seguito anche dal Lecce, Artipoli resterà in biancoceleste.