Brivido per Motta
Lavori in corso. Mercato e società: la Roma è un enorme cantiere. Con opere completate, altre da ultimare, altre da iniziare e altre ancora in fase di progettazione. Le comproprietà sono state e sono lo specchio di questa situazione. Riscattato Barusso, fino a ieri a metà col Rimini, per la modica cifra di 100mila euro, affidato allo spauracchio delle buste il destino di Motta. Anche ieri, a Milano, Roma e Udinese hanno tentato di trovare una soluzione diversa, ma hanno dovuto alzare le mani davanti alla ferma volontà del giocatore. Fallito l'ultimo disperato tentativo di evitare la lotteria delle buste, il ds Daniele Pradè, a Sky Sport 24, ha dichiarato la resa: «Abbiamo provato in tutti i modi di trovare una soluzione, ma Motta ha rifiutato tutte le offerte, persino il rinnovo del contratto. Non voglio dire che ci sentiamo traditi, ma ci aspettavamo una mano in un momento come questo». Invece alla fine della fiera, prima di fare ritorno a Roma, Pradè ha dovuto depositare l'offerta in busta chiusa (si vocifera che possa essere di poco superiore al milione) per accaparrarsi tutto il cartellino del terzino ma l'Udinese avrebbe messo 1,45 milioni. Oggi, alle 11, l'apertura delle buste e il verdetto. UniCredit e Italpetroli, intanto, continuano a lavorare in vista del fatidico 5 luglio. «L'udienza del 23 giugno - ha dichiarato un portavoce della banca all'Ansa - ha evidenziato spirito di collaborazione ma anche una significativa distanza sui contenuti economici e sulla struttura del possibile accordo. Al momento non esiste un'ipotesi di operazione condivisa». Al momento, nel giro di nove giorni chissà. Qualora arrivasse, la cessione della Roma verregno affidata ad un advisor (più Rothschild che Lazard) e la sua gestione nel periodo di "interregno" ancora a Rosella Sensi, ma con un Cda blindato e controllato dalla banca, o a un manager (ieri è spuntato addirittura il nome di Montali).