La Roma respira
Una boccata d'ossigeno. La Roma non sa quale futuro la attende, ma da ieri ha almeno la certezza di partire senza penalizzazioni nel prossimo campionato: c'è il via libera al pagamento degli stipendi ai tesserati fino ad aprile compreso. I documenti vanno inviati entro oggi alla Lega Calcio e la società giallorossa è riuscita a sistemare tutto proprio sul filo di lana, con tanto di certificazione sul versamento degli stipendi (circa 19 milioni di euro), tasse e contributi da parte della Deloitte, l'azienda di consulting e revisione bilanci della Lega. Il cda della Roma, riunito ieri mattina per l'approvazione della trimestrale, è stato informato sulla regolare sistemazione dell'intera «pratica». Ma restano i tanti dubbi sul futuro a breve termine. Tra il 30 giugno e il 1° luglio i legali di Italpetroli e Unicredit torneranno a vedersi per portare avanti il tentativo di conciliazione. L'obiettivo è raggiungere un'intesa scritta da presentare in sede di arbitrato il 5 luglio, ultima data disponibile per un accordo. La distanza iniziale sulla valutazione dei vari asset in ballo è diminuita, resta da capire quali e quanti immobili resteranno in mano ai Sensi. E la Roma? Finirà sotto il controllo di Unicredit che affiderà un mandato a vendere a una banca d'affari esterna con l'obiettivo di valorizzare il club e, soprattutto, trovare un acquirente nel minor tempo possibile. La Sensi stessa nell'incontro di mercoledì scorso ha chiesto di farsi da parte in caso di conciliazione, mentre gli altri attuali dirigenti resterebbero al loro posto fino all'arrivo di un nuovo proprietario. Unicredit non può e non vuole gestire direttamente la Roma e farà di tutto per rendere il più breve e «innocua» possibile la fase transitoria. Ma intanto il mercato continua. Il ds Pradè è volato a Milano e stamattina tenterà un accordo in extremis con l'Udinese per Motta. Il giocatore ha chiesto di rinnovare la comproprietà, molto probabilmente si andrà alle buste: sarà un gioco a ribasso. Rinnovate le comproprietà di Barusso (Rimini) e Massimo (Aversa). Erba torna a Trigoria, Giacomini (Rimini), Polverini (Pro Patria) e Falco (Isola Liri) restano ai rispettivi club senza che la Roma incassi un euro. Le ultime dal Brasile, che certo non aiutano a trovare serenità: Adriano era atteso ieri al campo del Flamengo per continuare gli allenamenti ma non si è presentato.